GAETA, ACCESSO AGLI ATTI: LA PROPOSTA SCINICARIELLO PER CAMBIARE IL REGOLAMENTO

Emiliano-Scinicariello
Emiliano Scinicariello

Comune di Gaeta, il consigliere comunale del Partito Democratico, Emiliano Scinicariello, propone un diverso regolamento per l’accesso agli atti

“Venerdì scorso, in Commissione Consiliare Controllo e Garanzia, ho presentato una proposta di modifica del Regolamento di Accesso agli Atti dei Consiglieri Comunali.

Modifica che si rende quanto mai necessaria, sia per un Regolamento che limita pesantemente il ruolo dei Consiglieri Comunali nelle loro attività di sindacato ispettivo, sia per una cronica e perdurante assenza di confronto politico in città.

È superfluo ricordare il numero record (negativo) di convocazioni di Consigli Comunali,  ed il dato ancor peggiore e di occasioni in cui dar voce alle minoranze attraverso gli strumenti delle interrogazioni, interpellanze e mozioni. Alla luce di ciò, l’unico strumento di cui dispongono i Consiglieri Comunali (tutti) è l’accesso agli atti amministrativi. Se anche il Regolamento che consente al Consigliere il pieno esercizio delle proprie funzioni diventa una corsa ad ostacoli, è plasticamente dimostrato (non che occorressero ulteriori prove…) come il livello della democrazia gaetana sia prossimo allo zero.

Il Regolamento attuale consente di ottenere un atto entro i 30 giorni dalla richiesta, fatti salvi ritardi ulteriori nel caso in cui la richiesta sia formulata in modo non corretto o parziale. Né più né meno dei tempi che occorrono per un “accesso civico” ai sensi della L.241/90 di un comune cittadino!

Soprattutto, questo Regolamento limita pesantemente le categorie di atti a cui il Consigliere può accedere, in ragione di un frainteso senso della “segretezza” e della “riservatezza” degli atti amministrativi. A dimostrazione di quanto fosse pretestuosa l’interpretazione regolamentare sul tema, ho allegato pareri che legittimano la mia richiesta, sia della Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi, operante in seno al Consiglio dei Ministri, sia del Consiglio di Stato. Dai pareri emerge chiaro che i Consiglieri Comunali hanno diritto di accesso a tutti gli atti che possano essere d’utilità all’espletamento del proprio mandato, senza alcuna limitazione, senza che possano essere opposti profili di riservatezza, restando fermi gli obblighi di tutela del segreto e i divieti di divulgazione di dati personali. Dunque, l’eventuale segretezza che pure opera nei confronti del consigliere comunale non è quella legata alla natura dell’atto, ma al suo comportamento che non può essere divulgativo.

Pertanto la mia proposta è stata sintetizzata in tre punti: possibilità di visione immediata dei documenti, ottenimento di copia cartacea o digitale entro i 7 giorni, possibilità di accesso a tutti gli atti, anche quelli contenenti dati sensibili.

Un passo (importante, ritengo) è stato compiuto. Adesso ad ognuno le sue responsabilità”.

Lo dichiara, in una nota, il Consigliere Comunale Emiliano Scinicariello.

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