FUNIVA TRA VENTOTENE E SANTO STEFANO, LA RICOSTRUZIONE DEL PD: “IL NO STRUMENTALE DEL SINDACO”

Carcere di Santo Stefano
Ex carcere di Santo Stefano

Funivia tra Ventotene e Santo Stefano: nella polemica tra il Commissario dell’ex carcere e il sindaco, che ha detto no al progetto, interviene il Partito Democratico locale.

“Su questo fazzoletto di terra in mezzo al mare – spiegano i “Dem” locali – sono piovuti 70 milioni di euro per la ristrutturazione e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano. Per realizzare questo imponente investimento è stato siglato, nel 2017, un Contratto Istituzionale di Sviluppo fra le diverse amministrazioni pubbliche interessate: tra le quali, naturalmente, la Regione Lazio ed il comune di Ventotene, quest’ultimo beneficiario effettivo dell’operazione.

La Regione è la prima a disconoscere quel contratto, tanto è vero che, nel 2023, comunica di uscire dalla futura Fondazione che dovrà gestire l’intera opera. Nel 2024 è la volta del comune che, invece di facilitare il percorso dei lavori, ci mette il bastone fra le ruote. Nel 2022 è stato nominato un nuovo Commissario che sta “mettendo a terra” quanto impostato precedentemente. Questa operazione del nuovo Commissario di concreta realizzazione del progetto ha portato a inserire un “lotto funzionale” da costruire a Ventotene su immobili di pubblica proprietà, in considerazione delle difficoltà di approdo e di esplicazione di tutte le attività previste per l’isolotto dove sorge il carcere.

Su questa iniziativa del lotto funzionale a Ventotene, sull’area dell’ex cittadella carceraria (collocazione che ha fondamento storico e grande valore simbolico) l’amministrazione comunale si era espressa positivamente tanto da assecondarla con grande entusiasmo. Ma a distanza di un anno circa il comune ha cominciato una giravolta, sostenendo che la proprietà dell’area pubblica individuata per il lotto funzionale non è del demanio ma comunale (cosa cambia? Sempre pubblica è!), che l’area in questione serviva ad altro e che il lotto funzionale doveva essere spostato in un’area di proprietà privata (denominata “Sciampagnone”). E questo spostamento è cosi importante per la maggioranza che governa il Comune che, considerate il rifiuto della struttura commissariale, il Sindaco ha deciso di reagire bocciando sul nascere l’idea di una funivia proposta dal Commissario al TIP definendola, in maniera veramente poco ortodossa, “campata in aria” in una intervista a un giornale locale.

Tale impianto, nelle intenzioni del Commissario, dovrebbe servire a superare l’ostacolo al collegamento delle due isole rappresentato dalla inadeguatezza dell’unico tipo di approdo consentito”.

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