Formia Rifiuti Zero, salta l’ingresso del Comune di Minturno nella municipalizzata delle nettezza urbana. Magliozzi (PD): “Occasione persa”
“Ormai è ufficiale – spiega in una nota Luca Magliozzi, consigliere comunale del Partito Democratico a Formia – il Comune di Minturno è stato costretto ad affidare nuovamente il servizio di gestione dei rifiuti ai privati anziché aderire alla Formia Rifiuti Zero (FRZ).
Una grande occasione persa per il Comune di Formia. Si trattava di un’opportunità storica per costruire un modello pubblico capace di trasformare il Sud Pontino in un esempio di sostenibilità, trasparenza ed efficienza nella gestione dei rifiuti. Un’occasione per garantire risparmi concreti per i cittadini e chiudere il ciclo dei rifiuti direttamente sul territorio.
Ma perché un epilogo del genere? La risposta è semplice: la lentezza del Comune di Formia e la mancanza di convinzione del sindaco Gianluca Taddeo. Nonostante Minturno avesse chiaramente manifestato la volontà di aderire a FRZ, il sindaco Gianluca Taddeo non ha intrapreso alcuna azione concreta: nessuna risposta sull’adeguamento o sull’eventuale aumento di capitale, nessuna certezza sui costi di ingresso per il Comune di Minturno e nessuna decisione strategica intrapresa in Consiglio o nell’assemblea dei soci.
Fin dall’inizio, Taddeo ha dimostrato di non avere la giusta volontà politica per cogliere questa occasione. Una mancanza di visione e coraggio che ha pesato enormemente. Era necessaria una risposta immediata, sapendo che i tempi erano stretti e che Minturno non poteva attendere a lungo poiché era già in proroga con l’attuale gestore. E invece, il sindaco di Formia è rimasto fermo, prigioniero di una gestione politica che si limita all’ordinario, alle scelte semplici e senza prospettiva. Ancora una volta, ha perseguito il proprio piccolo tornaconto elettorale, piuttosto che una visione comprensoriale e di lungo periodo.
La creazione di un sistema pubblico di gestione dei rifiuti per l’intero territorio del Sud Pontino avrebbe rappresentato una svolta epocale, capace di apportare benefici economici, ambientali e organizzativi. Questo treno è ormai perso. Resta da chiedersi – conclude Magliozzi – Formia sarà mai in grado di cogliere le sfide strategiche che possono davvero fare la differenza per il futuro di tutto il nostro territorio?”.