Accusato di maltrattamenti in famiglia, arriva l’assoluzione per un uomo tunisino titolare di una palestra nel capoluogo
Erano gravi le accuse a carico di un uomo di 61 anni, originario della Tunisia, ma residente a Latina, che doveva rispondere davanti al primo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal primo collegio del Tribunale di Latina, dei reati di maltrattamenti in famiglia e dell’obbligo del genitore naturale di procurare i mezzi di sussistenza al figlio minore.
L’uomo, difeso dall’avvocato Ernesto Renzi, era accusato, in particolare, dall’ex moglie e dalla figlia minorenne di aver messo in pratica per anni condotte vessatorie dal punto di vista psicologico e fisico. Titolare di una palestra a Latina, prima della conclusione del processo, è stata ascoltata una donna frequentante la stessa che ha spiegato di non aver mai visto episodio di violenza da parte dell’uomo nei confronti dei figli.
Era stata la figlia minore a denunciare gli episodi di violenza, pur ridimensionandoli nel corso di un incidente probatorio. Tra le accuse al padre anche quella di essere stata frustata. Il 61enne ha rilasciato in aula dichiarazioni spontanee, ammettendo di essere un padre severo, ma di non essere mai stato violento: “Ho messo in punizione i miei figli, come fanno tutti i papà”.
Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, al termine della sua requisitoria, ha chiesto tre anni di reclusione. Alla fine della camera di consiglio, però, l’uomo è stato assolto dal Tribunale per non aver commesso il fatto.
