Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, al fine d’incrementare le attività del dispositivo permanente di contrasto alla contraffazione, alle frodi in commercio, nonché vigilare sul rispetto degli altri diritti di privativa industriale, del “Made in Italy” e della sicurezza prodotti, hanno eseguito molteplici controlli rinvenendo stoccati nei magazzini diverse migliaia di prodotti elettronici multifunzionali recanti marchiatura CE illecitamente apposta.
Il piano d’azione è stato sviluppato dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Terracina, guidate dal Capitano Gianmarco Sportiello, che hanno rinvenuto nelle disponibilità di un punto vendita di Priverno i prodotti oggetto di sequestro, tra cui droni, auricolari, proiettori, videocamere, termometri digitali, utensili da giardinaggio, smartwatch e telefoni cellulari.
A seguito dei preliminari riscontri e dello sviluppo di una mirata attività info-investigativa è stata ricostruita l’intera filiera di distribuzione e commercializzazione che ha portato all’individuazione e al sequestro di oltre 50 mila prodotti elettronici e all’oscuramento di 2 profili Instagram e un profilo Facebook utilizzati per pubblicizzare e commercializzare i prodotti in questione.
Al termine dell’intervento, i legali rappresentanti delle attività commerciali sono stati denunciati a piede libero per frode in commercio e la loro posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Il contrasto agli illeciti in materia di produzione e commercio di prodotti e merci contraffatti ovvero non conformi alla normativa sulla sicurezza nonché di quelli lesivi del made in Italy, rappresenta una delle priorità della Guardia di Finanza, particolarmente attiva nella tutela del mercato dei beni e dei servizi, al fine di garantire una protezione efficace dei consumatori, soprattutto se di minore età, e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
La contraffazione, infatti, è un moltiplicatore di illegalità, in quanto alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio e della criminalità organizzata, oltre a danneggiare il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole, e a promuovere la diffusione di prodotti non sicuri per i cittadini.