“FORTI DUBBI SUI DATI COVID A GAETA”, IL PC INTERROGA ASL E MITRANO

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“Forti dubbi sui dati Covid-19 di Gaeta”, il Partito Comunista Sezione Mandolesi chiede chiarimenti all’Asl di Latina, al Sindaco Cosmo Mitrano e all’Assessore Teodolinda Morini

“La città di Gaeta si è distinta nelle ultime settimane per un livello basso di contagi Covid, come risultante dai bollettini ufficiali quotidianamente diramati dalla ASL”. Spiegano in una nota i militanti comunisti.

I tamponi – premette la nota – vengono effettuati principalmente presso il Drive In del presidio Ospedaliero, un noto laboratorio privato che ha sede in città e una postazione situata nei pressi della scuola elementare Virgilio, come stabilito da Deliberazione di Giunta del 30/10/2020 che sancisce un accordo tra Comune di Gaeta e un centro diagnostico privato con sede nel frusinate, il quale la gestisce prevalentemente per lo screening di studenti e fasce più deboli“.

Eppure – sostiene il Pc gaetano – qualcosa non torna e sorge il dubbio più che legittimo che esistano vere e proprie falle nel sistema di monitoraggio e prevenzione affidato in larga parte ai privati. La tempestiva e regolare comunicazione di tutti i test con esito positivo all’ASL di Latina e ai medici curanti dovrebbe non solo garantire dati aggiornati ed attendibili finalizzati a prendere le necessarie misure e seguire l’evolversi della situazione ma anche e soprattutto a scongiurare che alcuni positivi eludano la quarantena obbligatoria ed i controlli diffondendo il contagio. Tuttavia sorgono forti perplessità che ciò accada realmente alla luce di alcuni elementi concreti”.

Tra i principali – spiegano i militanti – è da annoverare il brutto episodio che ha visto tre positivi tra i dipendenti comunali malgrado il municipio sia rimasto aperto per ben tre giorni senza alcun intervento di sanificazione. I tre dipendenti avrebbero eseguito il test presso la postazione di fronte al Virgilio nella mattinata di lunedì 29 marzo ma i bollettini ufficiali della ASL nel giorno interessato riportano inspiegabilmente solo 2 casi in totale per la città di Gaeta, altri 2 nel giorno successivo. Gravi ritardi e omissioni sono ipotizzabili anche alla luce del fatto che in molti casi le stesse persone contagiate, per senso civico e di responsabilità, rendono subito nota attraverso social ed altri strumenti la propria condizione. Tali riscontri, se messi insieme, sembrano spesso discordanti con i dati resi pubblici nei bollettini ASL. Cosa ancor più preoccupante è che diversi cittadini ci hanno informato direttamente attraverso il nostro servizio “Soccorso Rosso” del fatto che, seppur risultati positivi, hanno constatato con sorpresa che la propria condizione non risultasse in alcun modo alle autorità mediche e alla ASL“.

Questi elementi e testimonianze, sommati ad un timore sempre più diffuso e radicato che serpeggia in città – conclude la nota – ci inducono a chiedere immediatamente di fare chiarezza e rassicurare la popolazione smentendo in modo credibile e documentato che possano esistere casi non registrati di cittadini positivi e che non ci siano falle nel sistema di screening locale. Chiediamo pertanto all’ ASL di Latina e principalmente all’Amministrazione comunale di Gaeta nelle persone del Sindaco Mitrano e dell’Assessore alla Sanità Morini di rendere noto se il sistema esistente e gli accordi stipulati, soprattutto le convenzioni stabilite con i soggetti privati, prevedano la possibilità anche minima che dati così sensibili non vengano prontamente comunicati alle autorità sanitarie e non risultino nei dispacci ufficiali, oltre a chiarire che la parte pubblica, l’Ente locale e la ASL svolgono la doverosa attività di controllo in merito, spiegando altresì le evidenti discrepanze emerse“.

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