Formia, il Commissario ad Acta individuato dal Tar delibera il Piano di Lottizzazione convenzionata
in Via Pietra Erta
Un piano di lottizzazione convenzionata approvata dal Commissaria ad Acta, Giorgio Boca, con i poteri della Giunta comunale di Formia. È questo l’ultimo provvedimento urbanistico che inciderà sul Comune del sud pontino e la cui storia è quantomeno ingarbugliata e non scevra da criticità.
Con sentenza del 25 febbraio 2022, il TARc di Latina ha infatti ordinato al Comune di Formia di concludere entro 60 giorni il procedimento avviato sull’istanza presentata della Diadema srl con nota acquisita al protocollo in data 19 luglio 2019, finalizzata all’approvazione di un piano di lottizzazione, in variante al piano approvato con Deliberazione di Giunta nel 2014, in via Pietra Erta.
Il Tar ha nominato, in caso di perdurante inerzia da parte del Comune di Formia, il dirigente della Direzione competente per materia della Regione Lazio o funzionario da lui delegato per provvedere a concludere il procedimento.
Il Comune di Formia, nel 2021, non ha provveduto a deliberare l’adozione della proposta di piano, non consentendo, quindi, l’espressione del parere da parte della Regione Lazio. Ecco perché, avendo rilevato nuovamente una situazione di inerzia, anche a fronte dei solleciti della società ricorrente, il Direttore della competente Direzione Regionale ha designato l’architetto Giorgia Boca quale commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza del TAR Lazio. Sentenza effettivamente eseguita con una delibera pubblicata oggi, 29 luglio, sull’albo pretorio del Comune di Formia.
La storia è lunga. Con deliberazione della Giunta Comunale del 19 settembre 2014 è stato approvato il piano di lottizzazione presentato dalla società ALPAOS srl relativo a realizzazione di 7 corpi di fabbrica bi-trifamiliari per complessive 17 unità immobiliari. ALPAOS poi sostituta dalla nuova acquirente, ossia la Diadema srl che ha ottenuto, ora, l’approvazione della lottizzazione urbanistica.
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La location è Acquatraversa, in Via Pietra Erta: un appezzamento di terreno di circa 2 ettari e mezzo non lontano dal Centro Commerciale Itaca, tra la Variante Appia, la linea ferroviaria Roma-Napoli e il torrente Acquatraversa. Un terreno figlio di un passaggio di proprietà avvenuto nel lontano 2007 tra due società di Casalnuovo (Napoli): dalla In.Edil di Gennaro Passaro (che si aggiudicò i due lotti con un decreto di esecuzione del Tribunale di Latina contro la Uliveto srl di Formia per una cifra di circa 500mila euro) alla Alpaos srl di Antonio Ossuto, il cui amministratore unico, però, era sempre il medesimo Gennaro Passaro.
Ebbene, su quel terreno, prima la In.Edil srl, nel 2002, poi la Alpaos srl chiedono di poter realizzare una lottizzazione convenzionata. Solo che quei lotti ricadono in un’area classificata come “paesaggio agrario di rilevante valore“. Poco male: come scrive, nel 2014, l’allora Dirigente del Settore Urbanistica ed Edilizia del Comune di Formia, nonché Responsabile del procedimento, Sisto Astarita, la proposta della società lottizzante fin dal 2005 ha sempre conseguito pareri favorevoli degli organi comunali preposti seppur condizionati o con prescrizioni.
Infatti, nel ricostruire la storia della lottizzazione, Astarita ricorda che il 15 giugno 2010 la Commissione Urbanistica dell’epoca espresse un parere favorevole con la condizione che fosse messo in sicurezza l’argine del fossato, ossia Acquatraversa. Poi, il 21 giugno 2010, il Consiglio Comunale adotta il piano di lottizzazione che prevede la suddivisione in 7 lotti con superficie di 1500 mq ciascuno che, tradotto, significano villini bi-trifamiliari aggregati a schiera per un volume di 6298 metri cubi e una consistenza di 17 unità immobiliari.
In seguito, la Giunta Comunale (amministrazione Bartolomeo) con la delibera 321 del 19 settembre 2014 approva il piano di lottizzazione. Talché il Settore Urbanistica guidato da Astarita convoca la conferenza dei servizi, in ragione dell’ennesima istanza dell’Alpaos srl che il 28 maggio 2015 l’aveva richiesta. Vengono chiamati Telecom, Acqualatina, l’Ato4, il Comune di Formia settore opere pubbliche e polizia locale, Regione Lazio, Provincia di Latina, Consorzio di Bonifica, Rfi, Enel e Italgas.
Insomma, un coacervo di enti e organismi per una lottizzazione che si presentava sin dall’inizio in una zona delicatissima urbanisticamente parlando. Ecco, forse, perché, 8 giorni dopo l’approvazione della delibera della Giunta Barolomeo (19 settembre 2014), la Stazione dei Carabinieri di Formia chiede al Settore Urbanistica, per indagini di polizia giudiziaria, una copia di quel provvedimento ad oggetto “Deliberazione della Giunta – Piano di lottizzazione convenzionata in via Pietra Erta – Proprietà Alpaos srl – determinazione ed approvazione definitiva“.
Da sapere c’è che il progettista di quella originaria lottizzazione tra la Variante Appia e il torrente è l’ingegnere di Casagiove, al secolo Claudio Valentino, arrestato nel giugno 2020 in una delle più imponenti operazioni anti-camorra della storia recente che aveva come baricentro Sant’Antimo, in provincia di Napoli. A dicembre 2024 l’ingegnere casertano è stato condannato per quel processo a 13 anni di reclusione: il reato è quello di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
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