Un’Altra Città: “Noi coerenti con il nostro impegno, la nostra azione politica continuando a scegliere come partito Formia”
“In tre anni della attuale consiliatura, attraverso il suo consigliere di riferimento, prof.ssa Paola Villa, numerosi gli accessi agli atti, interrogazioni e mozioni.
Soprattutto denuncia e impegno nella conoscenza e nell’informazione ai cittadini tutti.
L’ultimo consiglio comunale del 28 dicembre ha messo a nudo, ancora una volta, l’inefficienza amministrativa dell’attuale consiliatura guidata da Taddeo-Cupo.
Emergono, in totale evidenza, soprattutto le limitazioni poste al confronto dialettico e alla vita democratica, attraverso convocazioni miniminali del consiglio comunale e delle commissioni consiliari; la difficoltà all’accedere agli atti amministrativi attraverso supporto da remoto sebbene richiesto da oltre due anni.
La votazione del sindaco a favore dell’aumento tariffario del servizio idrico ( oltre il 3%), il ritardo nella comunicazione della tassa della Tari, l’elevato numero dei mutui accesi per opere di ordinaria manutenzione che vedono spesso la partenza ma mai la conclusione, la perdita di finanziamenti destinati alla sicurezza e alla salute dei cittadini, l’infelice e insensibile scelta nella questione dei centri diurni per disabili con prima riduzione dei contributi e poi l’annullamento degli stessi, l’impoverimento culturale di una città ricca di storia, sono solo alcuni dei fallimenti di una politica amministrativa dove contano apparenza e consensi creati ad arte e non il dibattito dialettico e di confronto.
Il valore della democrazia, la legalità, la lotta alla criminalità e il bene di Formia restano punti di riferimento imprescindibili per l’azione politica e civica del gruppo Un’Altra Città.
In tal senso, continuerà il nostro impegno utilizzando tutti gli strumenti e mezzi, dagli accessi amministrativi, ai comunicati, alla satira, sempre e comunque nel rispetto del vivere civico e civile. Auguriamo ai cittadini e alla città la realizzazione dei propri desideri e l’espressione libera del proprio pensiero”.
Così, in una nota, il movimento politico “Un’Altra Città”.