Assolto della Corte di Appello di Roma Dhurim Shini, arrestato dai Carabinieri di Formia nel 2015 insieme ad altri due connazionali di origine albanese
I tre albanesi furono sorpresi nel centro di Formia dentro un’auto che nel cui tappetino anteriore lato passeggero i militari trovarono alcuni panetti di hashish, per oltre 600 grammi, con un particolare: sui panetti di “fumo” c’era la scritta “casa” che, secondo gli investigatori, significava una partita di stupefacenti con destinazione Sud Pontino.
Dhurim Shini, oggi 27enne, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, è stato assolto per non aver commesso il fatto, dopo aver subito la condanna in primo grado a tre anni di reclusione. Il giovane aveva sempre detto di essersi trovato in quell’auto per caso, dopo aver incontrato gli altri due a Napoli dove si era recato per lavoro.
Shini fu coinvolto nell’operazione antidroga, risalente al 2016 e denominata “Rexton 1“, che mise in luce un largo giro di spaccio di droga tra Gaeta e Formia. L’operazione fu eseguita dai militari della Tenenza Carabinieri di Gaeta, in collaborazione con personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Formia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino.