“Dal 16 agosto FRZ gestirà i rifiuti di San Cosma e Damiano. È bastata un’ordinanza urgente del sindaco di San Cosma per affidare il servizio direttamente e avviare l’ingresso del Comune nella società. Ci è voluto meno di un mese. Un iter lampo, senza alcun parere preventivo dei soci e – fatto ancora più grave – senza alcun passaggio negli organi politici di Formia.
La lezione è chiara: quando c’è la volontà politica, l’allargamento si fa. Ma a Formia questa volontà si manifesta solo quando conviene a chi governa. Non si spiega altrimenti il mancato ingresso di Minturno nella FRZ. Oggi è evidente che a bloccare l’operazione non sono state le procedure, ma una precisa scelta dell’Amministrazione di Formia.
Con oltre 20.000 abitanti, Minturno avrebbe portato risorse, peso contrattuale e la possibilità concreta di immaginare la chiusura del ciclo dei rifiuti su scala comprensoriale. Aprire a un Comune più grande e strutturato, però, avrebbe anche significato condividere potere e decisioni: troppo rischioso per chi considera FRZ un proprio feudo. Così, invece, si apre la porta a San Cosma, un Comune di 7.000 abitanti, il cui sindaco è lo zio di quello di Formia. Sembra che si stia trasformando la FRZ da una società pubblica in una società di “famiglia”.
Anche il metodo è sempre lo stesso: nessun piano industriale, nessuna programmazione, nessun confronto con i consigli comunali. Lo abbiamo già visto con la trasformazione della società dei rifiuti in multiservizi. E il voto in consiglio su quella delibera lo ha dimostrato: solo 13 favorevoli, il minimo da inizio consiliatura, con molti consiglieri di maggioranza che hanno abbandonato il Consiglio quando si trattava di discutere questo punto.
Non è possibile continuare a gestire una società pubblica in questo modo. La FRZ non può diventare un carrozzone o una scatola opaca dove far confluire di tutto. E soprattutto non può essere piegata a logiche personali e a scelte improvvisate. La FRZ deve restare una vera società pubblica utile per il territorio, non un affare della famiglia Taddeo”.
Così, in una nota, il Partito Democratico di Formia.