Un’Altra Città e Movimento 5 Stelle commentano l’approvazione del nuovo regolamento comunale
“Ora che l’Amministrazione Taddeo ha normato il “tema caldo” delle modalità di accesso agli atti dei Consiglieri salvaguardando, a detta loro, la privacy e le casse comunali dalle richieste di risarcimento danni da parte di cittadini infuriati, ci aspettiamo dia seguito a questo impulso legalitario e risponda alle interrogazioni e alle richieste di chiarimento che da mesi ignora e che si vanno accumulando negli Uffici auspicando, con così tanti Avvocati in Giunta, non voglia regolamentare anche questo settore”.
Così commentano da Un’Altra Città e dal Movimento 5 Stelle di Formia l’ultimo Consiglio comunale per poi entrare nel merito. “Quasi mezzo anno di amministrazione e quattro Commissioni andate in scena per poi farsi tirare le orecchie dal neo Segretario comunale che nero su bianco, nelle sue osservazioni al Regolamento, ha rilevato “incongruenze” che sottolineano piuttosto significativamente l’orientamento politico dell’Amministrazione e che anche noi, attraverso il nostro Consigliere comunale Paola Villa, già avevamo evidenziato in Commissione tanto che potevano essere corrette ben prima.
A cominciare dal fatto che il proprio parere non è “vincolante”, “si porrebbe in palese contrasto con le prerogative gestionali riservate alla dirigenza in modo pieno ed esclusivo, ai sensi dell’articolo 107 del Tuel 267/00”, citando finanche la Costituzione a chiarire le cose “Con grave pregiudizio dell’assetto delle competenze stabilito dall’ordinamento settoriale degli enti locali e coperto da riserva di legge, ai sensi dell’articolo 97 della Costituzione”. In parole semplici e banali: “sono appena arrivata, non tiratemi dentro” che forse in Amministrazione qualcuno avrà commentato con un “questa non è buona”. Il secondo punto segnato con la penna rossa dalla Segretaria Comunale poi, appare ancora più evidente del disegno politico di chi sta occupando le massime sedie in Comune, anzi poltrone visto che ne è stata da poco acquistata una per circa 500 euro, laddove l’Amministrazione avrebbe voluto che relativamente ai fascicoli oggetto di accesso agli atti, i Consiglieri comunali indicassero non solo “gli elementi che ne consentano l’individuazione” ma anche “il numero di protocollo”.
Una richiesta che la Segretaria generale ha bollato: “a parere della scrivente, il numero di protocollo appare eccessivamente restrittivo e lesivo delle prerogative dei Consiglieri” (!!!). Quattro Commissioni per farsi dire che la richiesta è lesiva, facciamo i complimenti all’Avvocato – Assessore alle Attività Produttive per non essersene accorta.
Oltre queste storture, per cui ringraziamo il Segretario Generale per il suo lavoro, osserviamo che tra pochi giorni sarà la Commissione Ministeriale per l’Accesso agli atti a esaminare nuovamente il Regolamento e non vorremmo siano rilevate nuove anomalie. Nel frattempo, auspichiamo l’Amministrazione lavori alacremente ad altri “temi caldi” come, per restare a questo settore, il Regolamento sugli impianti pubblicitari che oltre a disciplinare il settore porterebbe nuove risorse alle casse comunali”.