Presentata in Comune e al pubblico “Hormiae”, l’imbarcazione a vela latina che gareggerà in tutto il Mediterraneo
Il ritorno dopo un secolo della Vela Latina nelle acque di Formia. Si è tenuta in mattinata presso la Sala “Ribaud” del Palazzo Comunale di Formia la presentazione dell’imbarcazione “Hormiae”, lo storico scafo che prenderà parte alle più importanti manifestazioni veliche che si terranno in tutto il Mediterraneo.
Durante la conferenza sono intervenuti il sindaco Gianluca Taddeo, l’europarlamentare Salvatore De Meo, l’assessore allo Sport Eleonora Zangrillo e quello alla Cultura Fabio Papa, il consigliere comunale Antonio Miele e il presidente dell’associazione “Hormiae Mare Nostrum”, Giovanni Di Russo, che ha avuto il merito di aver riportato in auge l’arte di navigare a vela latina, che nel 2018 è stata riconosciuta in Francia “patrimonio culturale immateriale” dal Ministero della Cultura francese ed inserita nell’Inventario nazionale: grazie alla Fédération du Patrimoine Maritime Méditerranéen è stata presentata la candidatura all’Unesco per il suo riconoscimento.
“Un ritorno di questa imbarcazione che ha un’età e fa piacere anche perché isserà sulle sue vele lo stemma del nostro Comune – ha spiegato il sindaco Gianluca Taddeo – prefiggendo di diffondere e far conoscere il nome di Formia fra le altre marinerie del Mediterraneo attraverso la partecipazione ad eventi. Questo ci rende onore ed è motivo di grande orgoglio. Un ringraziamento speciale va all’associazione che ci ha dato la possibilità di pubblicizzare anche all’esterno il nome della nostra città. Recuperare questo genere di tradizione risulta un obiettivo ambizioso ma nello stesso tempo stimolante, in quanto può essere coinvolgente anche per le nuove generazioni nel momento in cui riscoprono la memoria storica. Avvicinare i giovani al mare e allo sport, dando contestualmente un simbolo a questa città, è l’obiettivo della nostra amministrazione che sta lavorando per sostenere queste lodevoli iniziative puntando tanto sull’accoglienza decorosa, che oggi esiste ma non è ancora come la vogliamo”.
Era presente anche l’europarlamentare di Fondi, Salvatore De Meo, che ha fortemente sottolineato l’aspetto simbolico e partecipativo: “Ho apprezzato tantissimo questa iniziativa che il Comune di Formia ha voluto condividere perché questo è un modo ulteriore di promuovere il territorio. Tramite un’imbarcazione si può creare un interesse sportivo, sociale, culturale, turistico. Quindi, va sostenuta e riscoperta facendo avvicinare a questa nuova modalità di vela quelle che sono le nuove generazioni. Il Golfo di Gaeta e soprattutto Formia sono sempre state una fucina di talenti, capaci di rappresentare un modello unico nella nostra regione. Un sincero in bocca al lupo ad ‘Hormiae’ che parteciperà ai campionati nazionali e a Formia, che possa, anche tramite la vela, proporsi e riaffermarsi come città della cultura, dello sport, del turismo, come è giusto che sia, nel panorama provinciale e laziale”.
L’assessore allo Sport Eleonora Zangrillo e quello alla Cultura Fabio Papa, unitamente al consigliere comunale Antonio Miele hanno evidenziato la commistione tra il mondo dello sport, e della vela in particolare, con altri settori strategici che possono arricchire e valorizzare il prestigio della città, anche al di fuori dei confini nazionali. “L’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare l’ambiente, in particolare quello marino, il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico della nostra città oltre che del nostro Paese, mediante progetti di tutela ecologica e della biodiversità, risparmio energetico e miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini”, hanno affermato in coro i tre rappresentanti dell’amministrazione.
Il presidente di “Hormiae Mare Nostrum”, Giovanni Di Russo, ha tenuto ad evidenziare l’importanza e il valore storico di questa imbarcazione, che intende riportare nelle nostre acque riscoprendo il modo di navigare che i nostri padri usavano praticare fino agli inizi del ‘900.
“La nostra associazione – ha aggiunto – ha a cuore la riscoperta delle tradizioni anche sotto l’aspetto culturale nell’ambito delle attività marinare che si sono svolte negli anni lungo la costa tirrenica. È un recupero della tradizione millenaria, nel Golfo si è perso questo modo di navigare con l’entrata in vigore del motore a scoppio e la città ha dimenticato completamente questa cultura del mare. Noi l’abbiamo ripescata come associazione e il nostro compito è di tramandarla anche alle giovani generazioni formiane che non la devono più perdere, questa è la nostra vera scommessa”. L’imbarcazione fu “scovata” a Bosa (provincia di Oristano) a sud di Alghero e costruita a Stintino dal maestro d’ascia Giacomo Bosco, figlio di Vincenzo Bosco (concittadino dell’isola dell’arcipelago ponziano nato nel 1860), che, partito giovanissimo da Ventotene, alla fine dell’800 si trasferì per lavoro all’Asinara, un’isola del mar Mediterraneo. “In questa barca, quindi, abbiamo un animo anche pontino – ha concluso Di Russo – L’equipaggio è in fase di allestimento, sarà formato da velisti veterani come Luca Simeone, Pierfrancesco Di Paola e altri personaggi di spessore”.
Lo scafo esordirà in Sardegna, dove tra luglio e agosto ed i primi di settembre prenderà parte al circuito sardo, luogo in cui naviga la marineria più esperta e preparata. Il debutto è fissato proprio nelle acque del Golfo con la tradizionale kermesse delle “Grandi vele d’epoca” (XIX edizione) che si svolgeranno dall’ 1 al 3 luglio, per poi proseguire con le regate in Sardegna e la chiusura d’eccezione con il campionato italiano che quest’anno si svolgerà nel Lazio, sul lago di Bolsena (22-25 settembre).
L’imbarcazione potrà essere messa a disposizione dell’amministrazione comunale per eventi di carattere promozionale oltre che per decoro durante particolari feste. Verrà realizzato un logo con vela e scritta “Hormiae”, per essere riprodotto su magliette, giubbotti, cappelli.
Dopo la presentazione al Palazzo Comunale l’imbarcazione a vela latina è stato poi esposta al folto pubblico in Piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai Caduti.