FORMIA, LO STUDIO SUL CAMPO POZZI “25 PONTI” SMENTISCE ACQUALATINA. VILLA: “INVESTIAMO SULLA RETE IDRICA”

Campo pozzi 25 Ponti
Campo pozzi "25 Ponti", Formia (immagine da Acqualatina Spa, 2017)

Il sindaco di Formia Paola Villa ragguaglia sulla fine delle attività di monitoraggio al campo pozzi “25 ponti” da parte del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale “La Sapienza” di Roma

Si apre con una citazione di Acqualatina Spa, il gestore del servizio idrico nell’Ato4, la breve nota del sindaco di Formia che comunica le risultanze dello studio de La Sapienza sul Campo pozzi “25 ponti”.

“Gentili Signori, in seguito agli eventi piovosi degli ultimi giorni, tenuto conto della disponibilità idrica proveniente dalla risorsa strategica individuata nel campo pozzi denominato 25 ponti, a partire dal 9/06/2020 saranno attivati il pozzo 1 ed il pozzo 3, al fine di mitigare i fenomeni di torbidità”. Riporta Villa nella sua nota a contrasto con ciò che, secondo lei, è la “cerità di dati e di monitoraggio”.

È arrivata la “fine attività” di monitoraggio dell’Università del campo pozzi “25 ponti” a cura del prof. Sappa del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale “La Sapienza” di Roma, tale studio ha stabilito
le sorgenti Mazzoccolo e Capodacqua rappresentano da un punto di vista qualitativo le risorse idriche con le più alte garanzie di qualità;
il campo pozzi 25 ponti può costituire una riserva straordinaria (e non strategica!!) da utilizzare per limitati periodi di tempo e sempre da monitorare;
i monitoraggi fatti indicano che nei pozzi si sono innescati processi di salinizzazione se la risorsa è sfruttata per periodi prolungati e soprattutto nei periodi estivi (quando l’acquifero che li alimenta è nel periodo di magra);
si consiglia il prelievo di monitoraggio con periodicità settimanale e l’uso di pozzi spia.

Aggiunge Villa: “I pozzi sono costati 1.617.000,00 di cui 880.000,00 fondi della Protezione civile regionale. I pozzi dovevano dare un approvvigionamento di circa 300l/sec ridotto a circa 100l/sec (non si è ridotta la spesa!). Manca il giudizio di idoneità dei pozzi emesso dall’Asl come prevede il Dl.gs 31/2001 e il DM 26 marzo 1991“.

Come Comune di Formia – conclude il primo cittadino – continueremo a chiedere che tutte le risorse economiche vengano investite per il recupero della rete idrica (basti pensare che stando così le cose di quei 100l/sec ne arrivano 30l/sec!) e per la salvaguardia delle nostre due sorgenti di Mazzoccolo e Capodacqua”.

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