Nell’ambito delle iniziative dell’Estate Militante – lanciata dalla Segreteria Nazionale del PD – si è tenuta venerdì a Formia una iniziativa sui temi del salario minimo, lavoro dignitoso, lotta alla concorrenza sleale. All’incontro hanno partecipato anche il Segretario Generale della FILLEA CGIL, Alessandro Genovesi, e il Prof. di Diritto del lavoro, Angelo Delogu.
“Ringrazio di cuore il sempre attivo circolo del PD locale per l’ottima organizzazione dell’evento. Direi da subito che il salario minimo legale non è una velleitaria improvvisazione ideologica del Partito Democratico. È, al contrario, una misura di dignità e di sopravvivenza delle famiglie che riteniamo essere non più rinviabile. Di questi tempi uno stipendio inferiore alle 9 euro l’ora non è sufficiente per vivere.
Le nostre iniziative muovono sempre dalla lettura della quotidianità fondata su dati reali ed ufficiali. Nel nostro Paese un italiano su 4 è nella sfera della povertà, rischio di povertà o di esclusione sociale. Parliamo di oltre 14 milioni di persone. Di questi, 4,5 milioni sono in condizioni di grave deprivazione materiale. Ma il dato recente che allarma ogni osservatore di buonsenso è che 3 milioni di lavoratori sono poveri (i cosiddetti working poor); persone che sono sottopagate o che lavorano saltuariamente.
Quest’ultimo preoccupante dato ci convince dell’urgenza di attivare misure di sostegno al reddito da lavoro come quella del salario minimo. Non si tratta di una iniziativa estemporanea pensata in uno slancio di creatività. È, al contrario, uno strumento adottato con successo in 21 Paesi europei su 27. L’Italia non è ancora tra questi.
E sbaglia chi contrappone il salario minimo legale alla qualificazione della contrattazione collettiva. Noi crediamo che le due attività debbano camminare di pari passo e che il salario minimo (per Legge) possa rappresentare un aggiuntivo strumento di garanzia. Su questo tema la Federazione Provinciale di Latina contribuirà alla battaglia nazionale che il PD vuole correttamente portare in Parlamento e nelle piazze.
All’incontro non si è parlato solo di lavoro dipendente. Nel nostro Paese le partite IVA sono calate del 12,4% nel terzo trimestre del 2022, rispetto all’anno precedente, e ricordiamo che il 69,7% delle partite IVA è aperto da persone fisiche. A riguardo, registriamo anche qui delle urgenze non più rinviabili a partire dalla riduzione della pressione fiscale. Non solo. La competitività del tessuto delle PMI va sostenuta con aiuti pubblici. Vanno supportate concretamente azioni fondamentali per la sopravvivenza delle imprese sul mercato: formazione dei dipendenti, sostegno agli investimenti per la transizione ecologica, aiuto ai processi di innovazione, digitalizzazione e posizionamento sui mercati esteri. È evidente a tutti che le imprese più piccole, che pure producono oltre il 40% del PIL italiano, non possono affrontare da sole queste complesse sfide. Non dimentichiamo che il tessuto di piccole e medie imprese è il cuore delle produzioni di qualità e del Made in Italy. Sono il nostro valore aggiunto produttivo.
Ultima, ma non per importanza, la nostra battaglia storica per il lavoro sicuro. Anche venerdì, ad assemblea in corso, siamo stati raggiunti dalla drammatica notizia di un operaio investito ed ucciso sulla A24 nei pressi di Avezzano mentre svolgeva il suo lavoro. Nel 2022 si sono registrati 698mila incidenti sul lavoro con 1090 decessi. 80 nel Lazio (INAIL). Una piaga sociale da estirpare, una sconfitta sociale, una vergogna inaccettabile che chiama lo Stato e tutte le forze politiche e sociali ad una lotta senza quartiere per affermare nella prassi quotidiana i valori di legalità e sicurezza. A Latina, su iniziativa del Partito Democratico si è compiuto un importante passo in avanti che rappresenta una esperienza pilota per tutto il Paese. Grazie soprattutto al lavoro dei nostri Consiglieri Provinciali, Luca Magliozzi e Ennio Afilani – la Provincia, in accordo con le parti sociali, ha approvato un protocollo PER LA REGOLARITÀ E LA SICUREZZA DEL LAVORO NEL SETTORE DEGLI APPALTI PUBBLICI che introduce ulteriori strumenti di innalzamento degli standard di sicurezza nel campo dei LL.PP.
Dobbiamo proseguire la strada su un doppio binario: va perseguito chi trasgredisce le regole e premiato chi le rispetta. Non si può morire di lavoro”.
Lo scrive, in una nota, il Segretario Provinciale Omar Sarubbo.