FORMIA: GOLIA E DI STEFANO PRESENTANO I “MOSTRI DI PONTICELLI”

Si terrà giovedì 18 luglio presso l’Arena Caposele di Formia alle ore 21 l’incontro con Giulio Golia e Francesco Di Stefano, firme storiche del programma Le Iene.

Giulio Golia e Francesca Di Stefano presenteranno il loro libro “Mostri di Ponticelli. O vittime di un errore giudiziario ?” (Piemme 2024) che si avvale della prefazione di Roberto Saviano. Modererà l’incontro Daniele E. Iadicicco, presidente del Centro studi di Formia, con un commento musicale di Laerte Scotti. 

Organizzato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Formia, l’incontro è ad ingresso libero fino a esaurimento posti.

Giulio Golia, nato a Napoli nel 1970, è conduttore e inviato de Le Iene dal 1998, negli ultimi anni si è specializzato in inchieste sulla criminalità organizzata, in particolare su camorra e ‘ndrangheta, e sulla cronaca nera.

Francesca Di Stefano, classe 1998, giornalista professionista ha lavorato con Michele Santoro. E’ autrice e regista del programma Le Iene.

Il caso dei “Mostri di Ponticelli” è probabilmente «uno dei più gravi errori giudiziari della storia del nostro Paese». Nel 1983, Giuseppe La Rocca, Ciro Imperante e Luigi Schiavo, tre ragazzi appena maggiorenni, sono stati accusati di un delitto atroce: la violenza sessuale e il duplice omicidio di due bambine della periferia di Napoli. E con un processo indiziario e sommario in cui vengono condannati all’ergastolo, hanno passato 27 anni nel carcere di massima sicurezza di Spoleto, senza mai smettere di dichiararsi innocenti. Per tre volte, con tre avvocati diversi, hanno chiesto la revisione del processo, ma non l’hanno mai ottenuta.

Oggi si sono ricostruiti una vita. Hanno tutti una famiglia, hanno dei figli, lavorano, ma non si sono arresi. Vogliono che la loro innocenza venga riconosciuta. Giulio Golia come inviato e Francesca Di Stefano come autrice e regista del programma Le Iene, si appassionano a questa storia incredibile e si mettono a studiare tutte le carte, a leggere centinaia di verbali di interrogatorio, a parlare con decine di testimoni, con diversi investigatori e con il magistrato che chiuse le indagini. Ne viene fuori un racconto di malagiustizia impressionante, che entra nei meandri del sistema, tra falle, superficialità e sconcertanti nuove verità emerse. Un libro necessario per ripristinare i tasselli mancanti di uno scandalo tutto italiano.

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