Il consigliere La Penna: “Strutture rinnovate ma ancora chiuse, organico medico ridotto al minimo.
Servono chiarezza, interventi urgenti e tempi certi”
Il consigliere regionale del Partito Democratico Salvatore La Penna ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente della Giunta regionale del Lazio per chiedere chiarimenti urgenti sulle criticità operative del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia, in particolare sullo stato di attuazione del cronoprogramma degli interventi di ristrutturazione e sulle misure in campo per il potenziamento del personale.
“È urgente fare piena luce sulle condizioni del reparto, considerati gli ultimi avvenimenti e i ritardi accumulati» dichiara La Penna. «Bisogna garantire la piena funzionalità di un presidio fondamentale per la rete ospedaliera del sud pontino, che da troppo tempo opera in condizioni di emergenza”.
Il consigliere dem ripercorre nell’interrogazione l’intero iter amministrativo e progettuale legato alla ristrutturazione del reparto, avviato nel 2017 con fondi regionali. Dopo l’aggiudicazione dell’appalto, le successive variazioni societarie e la risoluzione contrattuale per inadempimento dell’impresa, si è arrivati a una transazione e alla ripresa dei lavori nell’agosto 2024.
“Tuttavia, ad oggi – denuncia – le due sale parto e la sala operatoria restano non operative, mentre le attività chirurgiche vengono svolte in una sala di degenza adattata, con tutte le conseguenze del caso sulla sicurezza e qualità dell’assistenza”.
A preoccupare è anche la grave carenza di personale: attualmente, il reparto conta solo quattro medici in servizio, numero del tutto insufficiente a garantire la piena operatività e la continuità assistenziale.
“Non è più procrastinabile, data l’esistenza di ambienti ristrutturati, l’attivazione di una riapertura almeno parziale» sottolinea il consigliere del Pd. «Alla Giunta Rocca chiediamo chiarezza sui motivi di questo blocco e soprattutto tempi certi per la riattivazione completa del reparto, oltre a misure immediate per il potenziamento dell’organico”.
Il consigliere del Pd ricorda infine le numerose sollecitazioni arrivate dal personale sanitario, dalle istituzioni locali, dalle associazioni del territorio e dai cittadini: “La sanità pubblica deve essere garantita in modo uniforme in tutto il Lazio. Conosciamo le difficoltà nel reperire personale e riconosciamo l’impegno della direzione Asl, ma il sud pontino non può essere lasciato indietro. Continueremo a vigilare, finché il reparto non tornerà pienamente operativo e in grado di offrire un servizio dignitoso e sicuro a tutte le donne e famiglie del territorio”.