“Cinema senza speranza a Formia”, l’intervento della consigliera comunale d’opposizione, Paola Villa (Un’Altra Città)
“Formia quindi è destinata a non avere un cinema, per lo meno fino al 2026, ovviamente nell’indifferenza più totale di chi ci amministra che resta in un inquietante silenzio. La diatriba giudiziaria tra il proprietario della multisala e il gestore non trova un epilogo e la causa viene rimandata a maggio 2026.
Quindi Formia resta senza possibilità di avere un cinema aperto. Eppure i proclami erano “riapriremo presto” e invece nulla di fatto.
Mi chiedo: possibile che non si possa rendere a norma l’impianto antincendio, seguire le prescrizioni dei vigili del fuoco, rifare la richiesta di SCIA al comune e riaprire la struttura, nel giro di qualche settimana?
Possibile che nessun amministratore che “comanda” oggi a Formia possa riunire intorno ad un tavolo gestore e proprietario e cercare di trovare una quadra.
Eppure il proprietario ha fatto la campagna elettorale per il sindaco Gianluca Taddeo, eppure il proprietario ha come avvocato proprio il presidente del consiglio comunale di Formia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, eppure lo stesso proprietario del cinema ha ancora oggi in gestione i beni archeologici di Formia, beni pubblici e dice di avere a cuore questa città.
Possibile che a nessuno importi nulla di questa situazione?
Inoltre dal 12 gennaio, quindi da un mese, abbiamo chiesto perché il parcheggio della multisala, resta chiuso. Perché un parcheggio ad uso pubblico, come dichiarato dal dirigente all’ urbanistica del comune di Formia, resti chiuso senza alcun intervento da parte del comune. Un parcheggio a servizio dei cittadini per il mercato settimanale, e a servizio dell’Agenzia delle Entrate, continua ad essere chiuso. Abbiamo chiesto da tempo che se ne interessi la commissione consiliare urbanistica, ovviamente senza alcuna risposta.
Oggi a Formia si vive in un clima surreale dove manca la democrazia, le commissioni richieste non vengono convocate, dove il conflitto di interesse si intreccia con l’inopportunità di essere contemporaneamente avvocato e presidente del consiglio comunale, dove la nuova organizzazione interna dei dirigenti vede ricoprire dalla stessa figura controllore e controllato in quanto il dirigente alla polizia locale coincide con il dirigente al SUAP e all’avvocatura. Tutto in un clima surreale e con un cinema senza speranza”.
Così, in una nota, la consigliera comunale d’opposizione, Paola Villa (Un’Altra Città).