FORMIA. APPROVATO PIANO DI GESTIONE E CONTROLLO CINGHIALI

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cinghiale

L’elevata presenza dei cinghiali sul territorio comunale di Formia, anche in aree fortemente antropizzate, ha portato, sin dallo scorso agosto, ad istituire tavoli tecnici-operativi per affrontare la problematica in modo risolutivo, competente e meno cruento possibile. Grazie alla vicinanza e all’attenzione del Prefetto di Latina, dopo l’incontro organizzato lo scorso 26 settembre, fortemente richiesto e voluto dal Comune di Formia, la Regione Lazio e l’assessore Onorati con il dipartimento delle Politiche Agricole e Forestali hanno approvato il Piano di Gestione e Controllo della specie del cinghiale 2018-2020. Il Piano diventa fondamentale per intervenire in modo deciso e risolvere le problematiche causate dalle innumerevoli escursioni notturne dei cinghiali che, oltre a causare danni di varia natura come l’instabilità dei versanti e la distruzione delle colture, hanno messo a repentaglio l’incolumità dei cittadini. Ecco la necessità di intervenire in modo non cruento in aree prospicienti zone antropizzate, attraverso tecniche di scaccio mediante mute di cani limiere. Il tutto sotto la supervisione dell’ATCLt2, proprio come prevede il Piano approvato dall’ISPRA. Tutto ciò è contenuto nell’ordinanza sindacale n.18 del 17 ottobre scorso.

Le aree di Formia interessate sono quelle dei limiti montani con Rio Fresco, Monte di Mola, Sant’Antonio, zona Cassio, zona Scacciagalline, aree in cui domani, sabato 20 e domenica 21, si attueranno azioni non cruente che porteranno ad arginare il grosso problema dei cinghiali. Formia pertanto diventa un esempio di come anche aree urbane possano essere oggetto di interventi di prevenzione per il cinghiale, senza che si arrivi ad azioni cruente e ciò dimostra come sia possibile avviare un dialogo anche con Parchi ed Aree Protette per affrontare in modo concreto problematiche legate alla fauna selvatica che, secondo il Comune di Formia, sono sempre più pressanti nelle aree urbane – come l’invasione di piccioni, gabbiani, nutrie e cinghiali che mettono in crisi tutto il litorale pontino fino alla Capitale.

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