Nell’ultimo Consiglio Comunale, con voto unanime, è stata approvata l’autorizzazione all’acquisto di un’area da destinare all’edilizia residenziale pubblica, individuata a seguito di un avviso pubblico. Si tratta di un terreno di 6.000 metri quadrati in via Ponte Tavolato, che il Comune di Fondi potrà acquisire al costo di 90.000 euro, attingendo al fondo dell’uso civico.
“Non si può che esprimere soddisfazione per questo provvedimento, atteso da decenni, in un contesto in cui migliaia di cittadini si trovano in graduatoria in attesa di un alloggio pubblico. Parliamo infatti di un diritto sacrosanto, che va garantito e tutelato.
Si tratta di un passo importante, ma che deve rappresentare solo l’inizio. Le politiche abitative devono diventare una priorità strutturale. Come Partito Democratico crediamo sia fondamentale che la Giunta comunale si doti di una delega specifica per le politiche abitative, al fine di elaborare una strategia decennale capace di garantire il diritto alla casa a tutte e tutti.
Per questo come PD locale abbiamo aderito con convinzione alla campagna “Ma Quale Casa?”, che promuove l’inserimento del diritto all’abitare nella Costituzione.
L’emergenza abitativa è una questione sociale e generazionale. Troppi cittadini vivono nella condizione di non poter acquistare una casa – a causa di un mercato del lavoro locale spesso precario – né di poterla affittare, a causa dei costi elevati. Molti giovani, e giovani coppie, vedono preclusa la possibilità di rendersi autonomi, costretti a rimanere nella casa dei genitori.
È quindi necessario un impegno forte e condiviso: il Comune, in sinergia con la Regione, deve promuovere misure di sostegno rivolte alle famiglie in difficoltà, ma anche a chi è impossibilitato ad allontanarsi dal nucleo familiare a causa dell’alto costo del mercato immobiliare.
Tra le proposte applicabili e meritevoli di attenzione ci sono:
- Istituzione di un fondo immobiliare alimentato da immobili di proprietà comunale o regionale, per offrire affitti calmierati alle famiglie fragili, a giovani studenti e lavoratori con ISEE sotto una certa soglia;
- Accordi per canoni concordati tra Comune, enti pubblici e privati, con l’introduzione di aliquote IMU agevolate per i locatori che aderiscono a tali contratti;
- Recupero e rigenerazione degli immobili nei centri storici, attraverso l’impiego di fondi per l’edilizia residenziale pubblica, per evitare l’abbandono urbano o la gentrificazione a favore esclusivo di turisti e residenti benestanti.
Il diritto alla casa deve essere una priorità. La politica non può mettere la testa sotto la sabbia, né limitarsi a misure giuste ma ordinarie. Serve una visione, servono strumenti adeguati e serve, soprattutto, il coraggio di investire in un diritto che è al tempo stesso sociale, civile e costituzionale”..
Così, in una nota, Lorenzo Cervi, Segretario PD Fondi.