FONDAZIONE LATINA 2032, M5S: “ANCORA UN ERRORE SULL’ATTO COSTITUTIVO”

M5S: “Ancora un errore sull’atto costitutivo della Fondazione Latina 2032 e il mancato ascolto delle proposte. La Fondazione è dei cittadini, non di una parte politica. Serve trasparenza, partecipazione e un assessorato alla cultura”

Anche la seconda approvazione di un atto fondamentale come l’atto costitutivo della Fondazione per il Centenario – spiega una nota del Movimento Cinque Stelle di Latina – arriva in Consiglio Comunale con un errore grossolano: l’indicazione errata dei locali comunali conferiti dal Comune di Latina al fondo di dotazione della Fondazione, secondo quanto stabilito dall’articolo 18 dello statuto: nell’atto costitutivo risultano indicati i locali del Palazzo Comunale di Piazza del Popolo invece dei locali della casa del custode della Scuola di Piazza Dante, già deliberati in Aula e che saranno condivisi con l’Archivio Storico ivi presente.

Un elemento non da poco, che dimostra come atti così rilevanti siano stati trattati con troppa fretta e superficialità, forse anche a causa della mancanza di un’assessorato dedicato alla Cultura, che garantirebbe il coordinamento politico necessario per gestire con visione e attenzione il progetto culturale più importante per la città nei prossimi anni.

Al di là dell’ennesimo pasticcio, sventato questa volta grazie al M5S, entrando nel merito del punto all’ordine del giorno, ad inizio discussione ho presentato dei puntuali emendamenti allo Statuto e all’Atto Costitutivo della Fondazione “Latina 2032” , ma non sono stati nemmeno ammessi alla discussione, perché presentati oltre il termine delle 24 ore precedenti la discussione e ritenuti soggetti a pareri tecnici. Ma è evidente che sia stata una scelta politica poichè si trattava di proposte arcinote, che avevo avanzato da mesi e ispirate esclusivamente al bene collettivo.

Due in particolare le modifiche proposte: l’inserimento nell’articolo 1 dello Statuto dell’autonomia e indipendenza della Fondazione da qualsiasi influenza politica, affinché sia chiaro che la Fondazione appartiene alla città, ai cittadini, al territorio — non a una parte politica; l’istituzione del Comitato per la Valutazione di Impatto delle Iniziative, azione prevista già dalla legge quale funzione della Fondazione grazie a un emendamento parlamentare a firma M5S, ma che resterà priva di attuazione concreta nello Statuto attuale, che non prevede né organo né regolamento operativo.

“Se si parla di valutazione d’impatto, ma non si istituisce alcun organo specifico che la realizzi, rimane tutto sulla carta. E una Fondazione che gestirà milioni di euro pubblici non può permettersi ambiguità né superficialità, né tantomeno di non essere efficace ed efficiente”, sottolinea la capogruppo del M5S Maria Grazia Ciolfi.

Durante l’intervento in aula, ho altresì fatto appello alla Sindaca Celentano per la nomina di un assessore alla Cultura, figura oggi assente a Latina e che non può essere sostituita dal Sindaco già gravato da molteplici responsabilità. Una assenza politica che ha generato ritardi, confusione e un iter amministrativo disordinato, come dimostra il fatto che gli atti originari della Fondazione siano stati modificati dalla Regione Lazio, che ha richiesto correzioni rilevanti, che peraltro sono state discusse in regione con il Comune di Latina rappresentato dal Direttore Generale e dal funzionario comunale, in assenza di un assessore dedicato.

Inoltre anche stavolta si procede di corsa, convocando la deliberazione odierna sulla Fondazione con un’integrazione dell’ordine del giorno del Consiglio all’ultimo minuto. Ma quando si tratta delle nostre proposte, l’urgenza sparisce, e tutto diventa un problema di ‘fuori tempo massimo’. Un criterio a intermittenza, sempre a favore di maggioranza.

A tutto ciò si aggiunge un’occasione mancata ancora più grave: con la riapertura dello Statuto, si sarebbe potuto riaffermare un ruolo centrale per la città di Latina all’interno della Fondazione. Latina, in quanto territorio protagonista delle celebrazioni del Centenario, avrebbe dovuto essere sin da subito al centro della governance. Ma così non è stato: il peso principale è rimasto in capo al Ministero, che, per quanto competente, non può garantire la stessa attenzione, capillarità e conoscenza delle dinamiche locali.

Il MoVimento 5 Stelle ha quindi confermato la propria astensione, coerentemente alla posizione già espressa nella precedente deliberazione: non ostacolare l’avvio della Fondazione, ma denunciare le mancanze in termini di efficacia e gestione politica, sempre con obiettivo costruttivo e per dare massima espressione e potenzialità a questa grande opportunità per la nostra città.

Infine, auspichiamo che si possa riconquistare un metodo di lavoro condiviso, come avvenuto durante l’iter legislativo in Parlamento, dove furono accolti tutti gli emendamenti presentati anche dalle forze di opposizione, frutto di un ascolto reale dei territori, di associazioni, cittadini e realtà locali.
Un metodo che dovrebbe diventare prassi anche a Latina, se davvero si vuole costruire una Fondazione al servizio della collettività e non l’ennesimo strumento politico di parte”.

Così, in una nota, il capogruppo e consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Latina, Maria Grazia Ciolfi.

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