Grande partecipazione alla conferenza indetta da Cethegus e NeoLatina per denunciare il grave stato in cui versa il lago costiero di Fogliano.
Nella splendida sala Halto dell’Hotel Fogliano, da dove è possibile apprezzare il patrimonio naturalistico oggetto della conferenza, i relatori hanno rappresentato le proprie motivazioni, ascoltato gli interventi qualificati di tecnici che sono proposti spontaneamente, risposto alle domande della stampa e apprezzato l’intervento dei consiglieri comunali, tutti dell’opposizione, che hanno presenziato l’evento.
Sala gremita oltre il consentito, molti in piedi per ascoltare fino alla fine la narrazione, le istanze e i possibili percorsi per salvaguardare l’ecosistema del lago costiero.
Durante il primo intervento Lidano Grassucci, giornalista di lungo corso de direttore editoriale del periodico NeoLatina, ha evidenziato la la difficoltà che la competenza del luogo, condivisa da quindici enti, si pone come minus sulla gestione del Lago di Fogliano. Un approccio errato nelle more della tempestività di intervento che creare ulteriori problematiche anziché risolvere quelle già in atto. Un alibi, anche a detta del cronista – che consente uno scarico di responsabilità da ente a ente. Su tutti il Comune di Latina che, in quanto deputato al governo del territorio, sarebbe l’organo più titolato ad intervenire anche in regime di somma urgenza. Letteratura, in questo senso, ha fatto la conduzione amministrativa del presidente De Luca da sindaco di Salerno. Nellìopinione di Grassucci sarebbe da imitarlo e portare a casa il risultato, lasciando al dopo la necessità di redimere eventuali idiosincrasie con gli altri enti preposti.
Puntuale anche l’intervento dell’Advisor Leonardo Valle, presidente di Cethegus, che ha sottopsoto alla sala otivazioni e modalità della denuncia formale presentata a tutte le autorità competenti, incluso il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin,. L’auspicio è quello di incontrarlo al più presto per rappresentargli de visu la questione e di questo, seduta stante, ha incaricato il direttore operativo di Cethegus, prof. Virgilio Gay.
Valle ha evidenziato la totale inaffidabilità degli annunci resi a mezzo stampa o sui social media da chicchessia. Non ultimo quello dell’Ente Parco nazionale del Circeo, sull’edizione di ieri delle tesate locali, fotocopia di quello reso quasi un anno fa, carte alla mano. E non solo per Fogliano. La prassi si è ripetuta negli anni per il Porto Canale di Rio Martino, per la questione legata all’erosione e fino alla peggiore stagione estiva di sempre, quella del 2024, dove non si è riusciti a garantire finanche l’accesso sicuro per diversamente abili alla battigia, il servizio di assistenza e salvataggio ovvero la presenza di bagnini su tratti pubblici di arenile. In quell’occasione, ricorda il presidente Valle, l’Ente non istituì nemmeno la gara.
Alla poca, se non inesistente, credibilità delle promesse e dei piani di risoluzione annunciati, si è aggiunto l’architetto Maurizio Guercio, presidente dell’associazione NeoLatina che già da tempo ha lanciato una sottoscrizione dal titolo eloquente ‘Salviamo il Lago di Fogliano’. La raccolta firme ha toccato oltre le 2.100 adesioni e si avvia ad aumentare ancora la propria portata. Per Guercio è fondamentale aver risvegliato la coscienza dell’opinione pubblica la cui incisività, ha ricordato, risale addirittura agli anni Sessanta e per gli stessi motivi. A quell’epoca solo una grande movimentazione popolare aveva scongiurato la lottizzazione dell’intera area di Villa Fogliano, luogo attualmente sotto l’egida dell’ala Forestale dei Carabinieri. Un movimento di opinione pubblica importante potrebbe essere solutivo per scongiurare la devastante conseguenza dell’incuria su un problema articolato e complesso come quello che investe tutta la zona umida, ricorda l’architetto, protetta dal 1978 dalla convenzione internazionale di Ramsar. Erosione costiera, occlusioni sabbiose, inquinamento del fiume di Rio Martino e quanto non visibile ma esistente c’è da affrontare e risolvere.
A tutti, comunque, non è sfuggita la meraviglia di un territorio che osservato dalla privilegiata posizione della sala Halto dell’Hotel Fogliano, non può che far riflettere sulle questioni sollevate.