FINANZIAMENTI DALLA REGIONE PER I COMUNI DEL LITORALE

Il promontorio del Circeo visto dal Lido di Latina. Foto di Lisa Heinz.

Sei milioni di euro per aiutare i Comuni del Litorale a gestire spiagge libere e lungomare in tutta sicurezza durante la prossima stagione balneare. Questa la cifra che è stata stanziata con una delibera approvata dalla Giunta regionale in vista delle spese straordinarie che gli enti locali affacciati sul Tirreno dovranno sostenere per garantire ai turisti un accesso al mare senza rischi in un’estate che sarà caratterizzata da restrizioni dovute al perdurare dell’emergenza Coronavirus.

“Un investimento importante – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – che permetterà ai comuni di avere risorse fondamentali per garantire l’accesso in sicurezza a tutti i cittadini sulle spiagge del nostro litorale. Dobbiamo far ripartire il turismo, ma lo dobbiamo fare continuando a tenere alta l’attenzione, perché il virus – è bene ricordarlo – non è ancora sconfitto. Per questo ci vuole la collaborazione di tutti: istituzioni e cittadini”.

Lido Coalsa di Sabaudia. Foto di Luca Piccolo

La somma verrà ripartita tra i Comuni litoranei in funzione di due parametri: la popolazione e la lunghezza di arenile libero – ossia delle spiagge libere e libere con servizi – del loro territorio (non riceverà fondi il Comune di Itri perché il breve tratto di costa che ricade nel suo territorio non ricomprende arenili balneabili).

I fondi regionali potranno essere usati dai Comuni per mettere in campo tutte le azioni che riterranno necessarie per assicurare una frequentazione sicura degli arenili, in particolar modo le spiagge libere, e dei lungomari. Potranno quindi, a titolo di esempio, trovare soluzioni che assicurino il distanziamento sociale ed evitino assembramenti, intervenire per garantire una frequente pulizia e la sanificazione degli arenili, istallare servizi igienici, organizzare il servizio di salvamento durante la balneazione e la sorveglianza del litorale e assicurare, in particolare per quanto riguarda le isole Pontine, la sicurezza epidemiologica nelle aree di sbarco e nei pontili.

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