Il Comune di Latina si prepara alla celebrazione del Festival dell’Architettura del ‘900, previsto per il 6 e 7 dicembre 2024. Con determinazione dirigenziale, a firma dell’architetto Paolo Cestra, dirigente del dipartimento Urbanistica, è stato nominato il comitato scientifico, quale struttura organizzativa per dare attuazione al progetto inserito all’interno del dossier “Bonum Facere” che ha portato la città di Latina tra le dieci finaliste al concorso nazionale per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana della Cultura per l’annualità 2026.
“Per il Festival dell’Architettura del ‘900 – ha spiegato il sindaco Matilde Celentano – abbiamo ricevuto un contributo di 50mila euro dalla Camera di Commercio di Frosinone e Latina e per questo torno a ringraziare il presidente Giovanni Acampora. L’iniziativa avrà una connotazione internazionale, con mostre e itinerari a tema da offrire alla comunità e ai visitatori che raggiungeranno la nostra città nel corso dell’evento. Nell’ambito del festival sarà istituito un premio intitolato a Luigi Piccinato, l’Urbanista per antonomasia, autore del Piano regolatore di Latina”.
“Con l’organizzazione del Festival – ha proseguito la prima cittadina – vogliamo dare seguito al percorso intrapreso con la candidatura a Capitale italiana, che ci ha offerto l’opportunità di portare avanti alcuni dei progetti inseriti nel dossier che ci ha visto finalisti nel prestigioso concorso indetto dal Ministero della Cultura. Infatti, abbiamo preso parte alle attività di ‘Cantiere città’, terza edizione del Mic e della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali riservata alle città finaliste. E’ stato un arricchimento in termini di strumenti metodologici”.
“Il tema dell’Architettura del Novecento – ha sottolineato il sindaco Celentano – è uno degli elementi identitari di Latina, città di fondazione che si appresta a celebrare il Centenario nel 2032, grazie alla legge dello Stato numero 130 del 2024 che sarà presentata alla nostra comunità domani durante il Consiglio comunale straordinario convocato in forma solenne”.
Il comitato scientifico nominato con determinazione dirigenziale è composto dal professor Mosè Ricci, professore ordinario del Dipartimento Pianificazione, Design, Tecnologia dell’architettura presso la Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma, dal professor Claudio Varagnoli, professore ordinario di Restauro dell’Architettura presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti – Pescara, dall’architetto Daniela Cavallo, docente di Marketing Territoriale Dipartimento Economia Aziendale presso l’Università di Verona Dipartimento Management, dall’architetto Pietro Cefaly, direttore scientifico della Casa dell’Architettura di Latina, dall’architetto Massimo Rosolini, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Latina, dall’architetto Marco Vivio, vice presidente IN/ARCH – Lazio e dall’architetto Matteo Coluzzi, ideatore e coordinatore del progetto ‘Viaggio nella Città del Razionalismo” e vincitore del Concorso “Città di Fondazione nel contemporaneo” promosso da LazioInnova – Regione Lazio.
“Sono molto soddisfatta della composizione del comitato scientifico – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Annalisa Muzio – che dovrà raccogliere indicazioni e suggerimenti al fine di costruire un programma dettagliato del festival nell’ottica della condivisione e partecipazione e affrontare le questioni organizzative dello stesso. L’incarico è stato affidato a professionisti che non hanno bisogno di presentazioni. Sono senza dubbio di profilo elevatissimo e che già conoscono il valore e la portata dell’impianto architettonico del nostro centro storico, oggetto di studio delle principali università europee. Il festival sarà occasione di approfondimenti internazionali e sede di attività universitarie, con la tenuta di lectio magistralis. Latina merita di essere celebrata in tutte le sue unicità e proiettata sempre più alla connotazione di città universitaria. Obiettivo quest’ultimo che, come amministrazione, stiamo perseguendo con una serie di iniziative che coincidono anche con la valorizzazione degli edifici storici, come il caso della concessione in uso di una parte dell’ex sede della Banca d’Italia alla Sapienza”.