Ciolfi (M5S): “Marina di Latina nel degrado, servizi carenti e inquinamento acustico. La Giunta Celentano continua a non ascoltare i cittadini. Dopo un’estate senza risposte e con preoccupazioni purtroppo confermate, pronta a presentare nuove interrogazioni su degrado e inquinamento acustico alla Marina di Latina”
“Raccolgo e faccio mie le segnalazioni di un gruppo di oltre 120 cittadini, residenti e frequentatori della Marina di Latina, che hanno promosso una petizione per denunciare lo stato di degrado del nostro litorale e l’assenza di interventi concreti da parte dell’amministrazione Celentano.
Discese a mare pericolose e abbandonate, spiagge libere sporche e non gestite, marciapiedi invasi da erbacce e sabbia, infrastrutture fatiscenti, aree verdi incolte, parcheggi mal regolamentati, assenza di manutenzione e controlli: questa è l’immagine che il nostro litorale offre a cittadini e turisti. Un quadro, quello denunciato, che non riguarda solo la Marina di Latina ma, purtroppo, riflette una gestione poco efficiente dell’intero territorio comunale.
Ma c’è un problema che, da due anni, diversi cittadini mi segnala con particolare urgenza: l’inquinamento acustico provocato da attività ed eventi musicali che, secondo le denunce presentate alle autorità competenti (Comune, Polizia Locale, ARPA, Polizia di Stato e Giudiziaria), così come riferito dai cittadini, supererebbero i limiti di legge in materia di emissioni sonore, protratti spesso ben oltre la mezzanotte e fino alle prime ore del mattino, disturbando gravemente la quiete pubblica, recando problemi di ordine pubblico, viabilità e di tipo igienico sanitario.
Prima della stagione estiva ho presentato un’interrogazione all’assessore alle Attività Produttive, Antonio Cosentino, firmatario di un protocollo d’intesa con gli operatori della Marina per la gestione degli eventi musicali, all’assessore al Turismo di Gianluca di Cocco e all’assessore all’Ambiente Franco Addonizio, chiedendo chiarimenti e garanzie su: numero massimo di eventi per ogni gestore; alternanza tra locali vicini per evitare sovrapposizioni; limiti orari e di decibel; predisposizione di un calendario ufficiale per il controllo degli eventi; strumenti e modalità per effettuare controlli puntuali tra cui l’utilizzo dei fonometri da parte degli esercenti (proposta radicalmente rigettata).
La mia critica, avanzata in corso di interrogazione già prima dell’estate, era che senza dotarsi di strumenti adeguati e di un metodo chiaro i controlli puntuali non sarebbero stati possibili. Oggi, a stagione inoltrata, questa preoccupazione è diventata realtà: dal SUAP ho appreso che il calendario degli eventi non è mai stato redatto e non risulta, prendendo atto delle denunce dei cittadini, un sistema di monitoraggio efficace.
In quella stessa interrogazione, avevo chiesto anche all’assessore all’Ambiente Addonizio di riferire sul piano di zonizzazione acustica, strumento fondamentale per risolvere alla radice il problema dell’inquinamento acustico. L’assessore aveva promesso che il piano sarebbe stato portato in Commissione Ambiente entro fine giugno. Oggi è metà agosto e quel piano non è mai approdato in Commissione.
Questa estate, rispetto agli anni precedenti, abbiamo assistito a un proliferare di attività sul litorale: dall’importante progetto dell’Arena Fogliano – che ha superato vincoli paesaggistici e valutazioni ambientali prima considerati insormontabili – ad altre trasformazioni strutturali e autorizzatorie di locali che si sono stati di fatto convertiti in discoteche.
Come Movimento 5 Stelle siamo favorevoli a un’offerta ricreativa ampia, varia e di qualità, che possa attrarre cittadini, giovani e turisti. Ma pretendiamo, come è normale che sia, il rispetto integrale della legge, per tutelare tutti i cittadini in pari misura e nel caso specifico soprattutto quei residenti che vivono a ridosso di queste nuove attività e che, se le norme sui limiti acustici non vengono rispettate, ne subiscono direttamente le conseguenze.
Ricordo che l’inquinamento acustico è una materia delicata, normata in modo puntuale, e tutelata anche dall’articolo 659 del Codice Penale, la cui recente interpretazione della Cassazione ha ribadito che la contravvenzione può configurarsi anche se il disturbo riguarda un numero limitato di persone in un’area circoscritta.
In vista di Ferragosto, la sindaca Celentano ha emanato un’ordinanza molto restrittiva per tutelare cittadini, ambiente e spiagge. Un atto che condivido, ma la tutela della quiete e il controllo del territorio non possono esaurirsi in un’unica giornata: devono valere per tutta la stagione balneare, nel rispetto dell’ordinanza balneare, del regolamento comunale, del protocollo d’intesa e, soprattutto, delle norme vigenti.
Se i cittadini segnalano puntualmente violazioni, il Comune ha l’obbligo di intervenire tempestivamente, verificare e garantire il rispetto della legge. Non è accettabile che i residenti della Marina lamentino di non essere ascoltati: questo significa abbandonare una parte della città e lasciare irrisolti problemi che ledono diritti fondamentali.
Mi dissocio da questo atteggiamento e prendo apertamente le parti dei cittadini, chiedendo alla Sindaca di riceverli personalmente, ascoltare le loro istanze e attivare controlli concreti. Il divertimento è un valore, ma mai a discapito dei diritti al riposo e alla quiete pubblica. Applicare la legge non è una scelta: è un obbligo.
Per questo, al rientro dalla pausa di Ferragosto, presenterò una nuova interrogazione ai tre assessori competenti – Gianluca Di Cocco (Turismo e Marina), Antonio Cosentino (Attività Produttive e SUAP) e Franco Addonizio (Ambiente) – per chiedere spiegazioni sui ritardi e azioni immediate sul piano di zonizzazione acustica e sul rispetto delle prescrizioni vigenti.
In vista di Ferragosto, l’augurio è che tutti possano godere appieno del relax, del riposo e della piacevolezza di questa giornata e delle vacanze, ciascuno secondo i propri desideri e aspettative, nel rispetto delle esigenze e dei diritti di tutti”.
Così, in una nota, la Capogruppo del Movimento 5 Stelle di Latina, Maria Grazia Ciolfi.