Fermano un uomo alla guida di un mezzo vicino a Cassino: i Finanzieri scoprono la droga custodita in auto
Nei giorni scorsi, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia, guidati dal comandante Luigi Galluccio, impegnati in zona di Cassino in altra attività istituzionale, hanno fermato un veicolo insospettiti dall’andatura irregolare e anomala assunta una volta notata la pattuglia.
All’atto del fermo, il conducente, un cittadino italiano originario di Roma, è stato identificato e sin da subito i Finanzieri hanno notato un atteggiamento di celato nervosismo.
L’inconsueto comportamento ha indotto i finanzieri a eseguire un’ispezione del veicolo, durante la quale è stata rinvenuta, occultata sotto il sedile anteriore lato passeggero, una borsa. Sin dall’apertura della stessa, gli investigatori hanno avvertito il forte odore tipico dell’hashish, circostanza poi confermata dalla presenza, all’interno, di un pacchetto avvolto con nastro da imballaggio, nonché di diverse buste trasparenti sottovuoto, contenenti molteplici panetti di hashish e marijuana, che, posti a pesatura, sono risultati essere di circa 2 chili e 20 grammi
Nel corso del controllo sono stati rinvenuti, inoltre, 280 euro in contanti, quale probabile parziale frutto dell’attività di spaccio, e due coltelli con lama di 9 e 9,8 centimetri, con evidenti tracce di sostanza stupefacente.
La successiva perquisizione, eseguita presso l’indirizzo di residenza dell’uomo con l’ausilio di unità cinofila, ha permesso di rinvenire ulteriori 13,79 grammi di hashish oltre a 770 euro di denaro contante, probabilmente sempre frutto dell’attività di spaccio, dal momento che lo stesso soggetto controllato ha dichiarato di essere disoccupato.
La Procura di Cassino ha disposto per l’uomo la misura degli arresti domiciliari per l’ipotesi di reato di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. La droga, il denaro e i due coltelli rinvenuti sono stati sequestrati.
La droga verosimilmente era destinata a rifornire le piazze di spaccio del sud pontino, e una volta ceduta al dettaglio avrebbe fruttato oltre 20.000 euro quale provento illecito.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino ha convalidato l’arresto eseguito dai finanzieri.