FERMATO CON UN TONDINO DI FERRO, AGGREDISCE I POLIZIOTTI: 8 MESI DI PENA

Condannato il giovane egiziano arrestato in flagranza di reato per lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale

Ha rimediato una condanna a 8 mesi il giovane egiziano imputato di resistenza a pubblico e lesioni, accusato di aver aggredito alcuni poliziotti. A difendere il giovane l’avvocato Roberto D’Arcangelo che lo ha assistito dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Elena Nadile.

Nel corso del primo “step” del rito direttissimo, dopo l’arresto in flagranza, il giudice aveva concesso al giovane la misura degli obblighi di firma e, in ragione dei richiesti termini a difesa dal legale, aveva rinviato il rito direttissimo al 3 dicembre.

L’intervento sul giovane era scaturito da una segnalazione giunta al numero unico di emergenza 112, con la quale un cittadino segnalava una rissa tra stranieri in corso nella zona delle autolinee.

Giunta rapidamente sul posto, la Squadra Volante non aveva trovato riscontro immediato della rissa, verosimilmente già cessata a seguito della fuga dei partecipanti. Tuttavia, nel corso delle ricerche in zona, gli agenti avevano notato il ragazzo che teneva in mano un tondino di ferro lungo circa un metro, che aveva prontamente gettato a terra alla vista della pattuglia.

Gli operatori, avvicinatisi per procedere all’identificazione, erano stati improvvisamente aggrediti: l’egiziano aveva reagito con violenza, provocando una lesione al ginocchio a uno dei due poliziotti. Per immobilizzarlo si era reso necessario l’utilizzo dello spray urticante in dotazione. Condotto in Questura per i successivi accertamenti, il ragazzo aveva continuato a manifestare un comportamento aggressivo, rendendo necessario anche l’intervento del personale sanitario per calmarlo.

Alla luce dei fatti, l’egiziano era stato arrestato per lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale e trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura di Latina.

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