FERMATO CON 135 CHILI DI MARIJUANA: L’AUTO-TRASPORTATORE SE LA CAVA CON 2 ANNI E 2 MESI

Corriere della droga fermato sulla Nettunense dalla Guardia di Finanza di Aprilia: si è concluso il processo in primo grado

Il II collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Francesca Coculo, ha condannato alla pena di 2 anni e 2 mesi e 6mila euro di multa il 48enne, originario di Roma, ma residente ad Aprilia, Aldo Spaccatrosi, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo è assistito dall’avvocato Massimo Frisetti.

L’autotrasportatore di Aprilia era stato fermato a novembre 2023 dalla Guardia di Finanza con un carico di droga da 135 chili di marijuana. I militari della Guardia di Finanza di Aprilia, agli ordini del comandante Leopoldo Festa, durante un servizio di controllo del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, nonché a seguito di preliminare e autonoma attività info-investigativa, avevano arrestato dopo un controllo sulla Nettunense il 48enne.

L’uomo era stato fermato dai finanzieri al confine tra Aprilia e Nettuno mentre trasportava sul suo furgoncino, preso a noleggio, un carico rilevante di marijuana: 135 chili, tutti suddivisi in oltre cento buste di cellophane. È stato il movimento del 48enne che, alla vista della Guardia di Finanza, avrebbe sterzato bruscamente l’auto e posto in atto una inversione di marcia per poi proseguire con un’andatura irregolare e pericolosa che è saltata agli occhi dei militari. Quest’ultimi, dopo un breve inseguimento, hanno fermato l’uomo, per poi procedere a perquisizione personale e veicolare.

Sul furgone, occultati nel vano di carico del furgone sotto dei teli di plastica e del materiale da ferramenta, c’erano i 135 chili di marijuana divisi nei contenitori. Secondo i Finanzieri, la droga avrebbe consentito il confezionamento per la vendita al dettaglio di oltre 27.000 dosi, fruttando un guadagno, quale provento illecito, di oltre 1 milione di euro. Sono stati sottoposti a sequestro la sostanza stupefacente, l’autoveicolo e tre telefoni smartphone rinvenuti in uso all’arrestato.

Alla base delle ipotesi della Guardia di Finanza, c’è che il 48enne fosse un corriere della droga che stava trasportando il carico per conto terzi.

Fatto sta che oggi, 4 ottobre, a fronte di una richiesta di condanna a 9 anni di reclusione formulata dal pubblico ministero Marina Marra, il Tribunale non ha riconosciuto l’aggravante dell’ingente quantità. Un fatto straordinario se si pensa ai 135 chili sequestrati ma che, tuttavia, si spiega in termini giuridici.

Il Tribunale, infatti, ha escluso l’aggravante della ingente quantità in ragione della eccezione che l’avvocato Frisetti aveva sollevato nella precedente udienza del giugno scorso. In pratica, la difesa non era stata avvisata del campionamento della sostanza prima della sua distruzione, motivo per cui la quantità di droga su cui si è giudicato era molto di meno rispetto a quanto in realtà è stato trovato dai finanziere.

Ad ogni modo, Spaccatrosi si è visto comminare una pena evidentemente minore rispetto alla richiesta della pubblica accusa.

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