Cori, condannato il cittadino albanese arrestato dai Carabinieri per detenzione illecita di sostanze stupefacenti
Nei giorni scorsi, il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Roberta Brenda, ha condannato alla pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione, per detenzione illecita di sostanza stupefacente, il 22enne di nazionalità albanese Dionis Xhemollari, assistito dagli avvocati Massimo Frisetti e Gaetano Marino. Il pubblico ministero aveva chiesto per il giovane la pena di 4 anni. Il giudice, oltreché alla condanna, ha concesso, su istanza degli avvocati difensori, la misura cautelare più lieve degli arresti domiciliari.
Lo scorso 11 febbraio, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Cori avevano tratto in arresto il 22enne, di origine albanese, domiciliato ad Artena, per detenzione illecita di “cocaina” e “hashish”. L’arresto era stato portato a termine a Giulianello.
Nello specifico, i Carabinieri, durante un posto di controllo, avevano sottoposto a controllo l’autovettura condotta e in uso al giovane che, per l’atteggiamento assunto all’atto del controllo, veniva sottoposto a perquisizione personale e veicolare che consentiva di rinvenire nella sua disponibilità circa 20 grammi di “cocaina”.
I militari dell’Arma estendevano la perquisizione all’abitazione in uso sita ad Artena dove venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro ulteriore 110 grammi di “hashish” e materiale per il taglio e il confezionamento delle singole dosi.
La sostanza stupefacente è stata sottoposta ad analisi qualitative e quantitative. L’arrestato, espletate le formalità di rito, era stato ristretto nelle camere di sicurezza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo che si era tenuto il 13 febbraio, all’esito della quale il giudice monocratico, oltreché a convalidare l’arresto, aveva disposto la traduzione presso la Casa Circondariale di Latina. Dopo la condanna, la concessione della misura più lieve.
L’arresto è maturato nell’ambito di una indagine condotta dal pubblico ministero Giuseppe Miliano.