FASE 2: ECCO L’AUTOCERTIFICAZIONE DAL 4 MAGGIO

autodichiarazione

L’autocertificazione non cambia, il modello rimane quello diffuso ormai da settimane e con il quale gli italiani hanno imparato a convivere. Scaricala qui

A comunicarlo è il Ministero degli Interni. Chi dovesse essere fermato mentre si sta recando a visitare un proprio congiunto dovrà semplicemente indicare la voce “necessità”.

Nella circolare predisposta dal Viminale, infatti, si legge che “il provvedimento innova la precedente normativa prevedendo espressamente che si considerano necessari, e come tali giustificati, gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie“. 
Si può usare il vecchio modulo dell’autocertificazione, e per rispetto della privacy non devono essere indicate le generalità dei “congiunti” dai quali si va in visita.

La circolare ribadisce anche la definizione di congiunti e cioè «i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”. Compresi i fidanzati, definizione che, però, potrebbe presentare anche diverse interpretazioni.

Per quanto riguarda il lavoro l’autocertificazione potrebbe non servire. Il Ministero spiega che “la giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata”.
Per tutti gli altri casi “le circostanze giustificative di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, possono essere fornite nelle forme e con le modalità consentite”. Tradotto: con l’autocertificazione che già si possiede. 

COME COMPILARE IL MODULO – Ecco le regole per compilarlo:

1 – Riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento.

2 – Compilare l’indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione

3 – Riempire tutti gli spazi barrando la casella “situazione di necessità”

4 – Nello spazio “a questo riguardo dichiara che…” specificare che si tratta di una visita a un “congiunto” inserendo soltanto il grado di parentela ma non l’identità.

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