Farmaco viaggiante, è iniziato il processo in udienza preliminare per 22 indagati coinvolti nell’indagine dei Nas
A marzo 2021, i Carabinieri del Nas di Latina, a conclusione di un’articolata indagine denominata “farmaco viaggiante”, aveva dato esecuzione a 18 misure cautelari – di cui 5 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 8 all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria – a carico di altrettanti soggetti indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di farmaci di provenienza illecita, destinati a cure per il morbo di Parkinson e l’epilessia, falso, furto, ricettazione e truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale. L’attività è stata coordinata dal Procuratore aggiunto di Latina Carlo Lasperanza e dal sostituto procuratore Daria Monsurrò, anche in collaborazione diretta con i referenti della National Crime Agency inglese, struttura del Ministero dell’Interno britannico deputata al contrasto delle organizzazioni criminali).
I provvedimenti emessi dal Gip del Tribunale di Latina Pier Paolo Bortone, furono eseguiti con l’impiego di un dispositivo di oltre 100 militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, dell’Arma territoriale nelle province di Napoli, Caserta, Avellino, Firenze, Milano e La Spezia, con il supporto di personale tecnico del ROS.
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L’indagine aveva permesso di disarticolare un sodalizio criminoso, con sede a Sant’Antimo in provincia di Napoli, delineando i ruoli degli indagati – per la gran parte con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio – i quali, attraverso la spendita di ricette mediche false e riconducibili a bollettari oggetto di furti, perpetrati dagli stessi indagati presso strutture sanitarie e studi medici ricadenti nelle regioni Lazio, Toscana e Lombardia, acquisivano indebitamente e a costo zero farmaci ad alto costo ma totalmente a carico del Servizio sanitario regionale, in alcune farmacie determinando in alcuni casi l’indisponibilità di tali medicinali per pazienti, farmacie e depositi farmaceutici regionali.
Gli approfondimenti investigativi sono stati condotti mediante attività tecniche, ricognizioni fotografiche di pacchi postali destinati alla Gran Bretagna, reiterati servizi di pedinamento, acquisizioni di video presso farmacie per l’identificazione dei soggetti coinvolti, l’esame di una moltitudine di dati e di documentazione sanitaria, circa 10.000 ricette. Questo consentì di risalire al modus operandi dei componenti dell’intera struttura associativa e al recupero, con contestuale sequestro, di 260 confezioni di farmaci per un valore complessivo di circa 10.000 euro e di 650 ricette mediche oggetto di furto.
Oggi, 16 febbraio, davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, sono comparsi i 22 destinatari dell’avviso di conclusione di indagine. Otto degli indagati hanno chiesto il patteggiamento della pena, mentre alcuni hanno optato per il rito abbreviato. Il Gup Cario ha rinviato l’udienza al prossimo 9 maggio dove saranno discussi alcune posizioni e si deciderà sul rinvio a giudizio per gli indagati che hanno scelto il rito ordinario. Un processo complesso con oltre 150 capi di imputazione. A costituirsi parte civili le Asl coinvolte e la Regione.