Il Fare – spiega una nota – continua la sua attività attraverso un radicamento sempre più importante in tutto il panorama politico della provincia di Latina. Dopo aver anticipato il tema nel corso della presentazione del Manifesto, lo scorso 27 dicembre, il coordinamento provinciale del Fare è diventato realtà.
Il motore dell’iniziativa è rappresentato dal grande sforzo di tutto il movimento e della sua leader, Annalisa Muzio, che fin dal principio ha voluto fortemente la realizzazione di questo ambizioso progetto.
L’iniziativa verrà presentata nel corso di un evento, che si terrà nella giornata di venerdì 23 febbraio, a partire dalle ore 11 presso il MUG -Museo Giannini e Spazio Eventi, in via Oberdan a Latina.
Lo scopo del coordinamento che sta per essere costituito è quello di condividere tra tutti un metodo, quello del Fare, che è caratteristica e principio fondante sia delle associazioni che dei movimenti civici partecipanti. Un metodo che privilegia un’azione che nasce dall’impegno della gente, dei cittadini, in uno spazio dove si lavora per divisione di competenze ed obiettivi a breve, medio e lungo periodo, dove c’è un forte contributo di progetti e idee innovative ma che sono tutte strettamente ancorate alla fattibilità ed alla concretezza dei risultati. È la politica tra la gente che continua a crescere e che dopo tanto lavoro portato avanti dal movimento raggiunge, con questo appuntamento, un importante riconoscimento come la creazione di una rete tra civici che presto, ne siamo sicuri, sarà estesa a tutta la provincia di Latina.
Nella giornata di venerdì, saranno presenti esponenti delle città di Aprilia, Cori, Sabaudia, San Felice Circeo e Sermoneta che hanno deciso di sposare questo progetto, fondato su grandi ambizioni e sulla voglia di lavorare per far crescere le città interessate e di conseguenza migliorare il benessere e la qualità della vita dei cittadini. Fin dalla sua nascita Fare Latina è sempre stato un movimento vicino alla comunità ed è per questo che vuole raggiungere il grande obiettivo di allargare e diffondere la politica del Fare anche ad altre città, in modo da creare una rete intercomunale tra movimenti, associazioni e persone unite nel segno del Fare.