Patrizia Fanti e Andrea Chiarato (Fratelli d’Italia): “Occorre puntare sulla cultura diffusa, potenziando i luoghi del centro e dei nostri Borghi. Il teatro Ponchielli sia patrimonio di tutta la città”
“Accogliamo con favore la mutata prospettiva con la quale la “maggioranza di programma” intende affrontare i temi della cultura e dei luoghi nei quali essa possa esprimersi. Nel corso di una seduta della Commissione Cultura, infatti, la Consigliera Fanti ha espresso la necessità di rendere fruibili per la collettività i contenitori culturali esistenti nelle scuole. Soltanto allora è emersa la fattispecie della gestione del Teatro “Ponchielli”. Una struttura che, come suggerisce la sua denominazione (teatro, per l’appunto) merita una attenzione tutta particolare da parte dell’amministrazione comunale”. Dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali di Latina Fanti e Chiarato.
“Sempre in Commissione abbiamo più volte ricordato che la messa a disposizione e la conseguente fruizione dei luoghi della cultura diffusi sul territorio, rappresentano realtà consolidate nelle più importanti città italiane e della Unione Europea. Basterebbe citare, come apripista, l’attività impareggiabile del Maestro Giorgio Strehler che, fra gli anni ’60 e ’70, portò la proposta culturale del “Piccolo” di Milano nelle periferie e nei comuni limitrofi. Occorre affrontare la questione attraverso una ricognizione dei luoghi della cultura diffusa che appartengano al patrimonio del Comune di Latina, predisponendo una regolamentazione precisa e puntuale”.
“I Borghi della nostra città non ne rappresentano la periferia, quanto un’anima di indubbia rilevanza storica e valoriale. I cittadini che vi abitano hanno il diritto di avere le stesse opportunità di crescita e di relazione che la cultura fa sorgere in una comunità”.
Nel corso della Commissione congiunta Bilancio-Cultura, il Consigliere Andrea Chiarato ha ricordato all’Assessore Bellini che, anche in occasione del 27 marzo – giornata mondiale del teatro – sarebbe utile conoscere lo stato di avanzamento dei lavori per quanto concerne la riapertura del Teatro D’Annunzio e del Cafaro.
“Ci è stato risposto – concludono la nota Fanti e Chiarato – che si conferma la data di lunedì 28 marzo come fine dei lavori per il D’Annunzio. Per ciò che riguarda il Teatro Cafaro, il piccolo teatrino Dei Mille ed il Palacultura non ci è dato sapere quando saranno restituiti alla città. Tra l’altro, non appena il portone del D’Annunzio verrà riaperto, si porrà il problema di quale gestione esso dovrà avere. In merito non mancheranno i nostri suggerimenti e stimoli in Commissione ed in Aula”.