Nuove accuse al 29enne personal trainer di Fondi, indagato per violenza sessuale nei confronti di alcune ragazze
Il 29enne personal trainer, Biagio Marsella, ritenuto dagli inquirenti un “falso fisioterapista”, è stato raggiunto da una nuova misura di arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. Marsella è accusato di violenza sessuale, dopo che, lo scorso aprile, era stato arrestato un prima volta con l’accusa di plurime violenze sessuali ai danni di pazienti.
La nuova misura di arresti domiciliari, emessa lo scorso 28 novembre, scaturisce dalla escussione di due ragazze considerate vittime di Marsella. In un caso, il 29enne di Fondi, originario di Gaeta, avrebbe palpeggiato nelle parti intime e sul didietro una ragazza, dopo averle fatto abbassare i leggings, durante un esercizio di ginnastica posturale.
In un altro caso, la vittima è una minorenne ascoltata dagli investigatori alla presenza della psicologa nominata dalla magistratura. La ragazza accusa Marsella di averla fatta rimanere con lui dentro una stanza con la porta chiusa, creandole imbarazzo, per poi, dopo essersi piegata in avanti davanti a lui, toccarla su un gluteo. Un gesto che il fisioterapista avrebbe giustificato perché stava controllando la scoliosi della minorenne.
Dopo questo episodio, la ragazza non avrebbe più ricevuto messaggi da parte di Marsella il quale, secondo la minorenne, mentre si trovava piegata davanti a lui, avrebbe sentito anche i suoi genitali sui suoi glutei, sentendosi ancora di più violata. Secondo il giudice per le indagini preliminari, il 29enne fisioterapista, peraltro, si sarebbe sostituito alla persona veramente qualificata per adoperarsi a quel tipo di pratiche.
Comportamenti, giudicati come molesti e intimadatori, che avrebbero indotto le vittime a non fare più ritorno nella palestra “BM Welllness”. Senza contare che, secondo gli inquirenti, il 29enne avrebbe contattato anche altre presunte vittime, un paio di ragazze, cercando di convincerle della genuinità e correttezza delle sue condotte, fino a ventilare una denuncia per falso nei loro confronti avendo saputo che erano state escusse dagli inquirenti.
Marsella, dopo l’esecuzione del secondo arresto, è stato sentito oggi, 5 dicembre, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia dal Gip Giuseppe Cario, alla presenza degli avvocati difensori Vincenzo Macari e Tony Ceccarelli. Il 29enne ha risposto a tutte le domande, fornendo anche documentazione a sostegno di ciò che ha specificato. I legai hanno presentato un’istanza di revoca della misura degli arresti domiciliari.
A giugno scorso, dopo il primo arresto, la palestra adibita a suo studio era stata dissequestrata. Tre mesi prima, l’ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, per un caso che aveva scosso l’intera comunità fondana.
Al 29enne erano state contestate cinque violenze sessuali, di cui una ai danni di una minorenne, oltreché all’esercizio della professione di fisioterapista ritenuto abusivo dalla Procura di Latina. L’ordinanza cautelare, oltreché ad aver applicato la misura degli arresti domiciliari ai danni del Marsella, aveva disposto il sequestro preventivo della struttura dove ha sede la palestra “BM Wellness”, tra le più frequentate della città di Fondi, sequestro poi eseguito dai militari della Guardia di Finanza di Fondi.
Nelle more, l’Associazione sportiva aveva cambiato integralmente il proprio assetto societario, con le dimissioni del precedente direttivo e l’ingresso di nuovi soci, tra cui un nuovo presidente. Proprio il nuovo presidente aveva deciso, tramite l’avvocato difensore Matteo Macari, di depositare istanza di dissequestro dell’immobile dove ha sede la palestra, ad eccezione di uno stanzino. Lo stesso pubblico ministero Marco Giancristofaro, titolare delle indagini, dopo un primo rigetto, aveva ritenuto di disporre il dissequestro della struttura sportiva.
Nella prima indagine emerse che le condotte, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenute, in diverse occasioni, durante la somministrazione di asseriti trattamenti di “fisioterapia, crioterapia e pressoterapia”, senza consenso e facendo leva sulle fragilità psicologiche e fisiche delle donne e carpendone la fiducia. Marsella era accusato di aver commesso atti di violenza sessuale in danno di più donne, tra cui una minorenne, e di esercitare abusivamente la professione di fisioterapista. L’uomo, peraltro, è noto per essere anche personal trainer di molti vip a Roma, tra cui la soubrette Francesca Cipriani, e in altri centri, così come da lui mostrato soprattutto sui social.
Le vittime dei comportamenti del falso fisioterapista sarebbero state attirate così da spiegare loro quali pose assumere durante le visite che si svolgevano all’interno delle stanze che si trovano nella palestra. Le donne, in base alle accuse della Procura, venivano fatte entrare e, con la scusa della falsa fisioterapia, palpeggiate e molestate. Dapprincipio, nessuna di loro ha denunciato il predatore sessuale, dopodiché, con l’aiuto di un consulente tecnico nominato dalla Procura, le vittime hanno preso coraggio e alcune di loro hanno formalmente denunciato i comportamenti dell’uomo.