FALLIMENTO LATINA AMBIENTE: ALTRI 50MILA EURO PAGATI DAL COMUNE PER DEPURATORE E FOGNE

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Fallimento Latina Ambiente: tra debiti e contenziosi persi, per il Comune di Latina il passato della ex partecipata dell’Ente di Piazza del Popolo

Non solo decreti ingiuntivi milionari, la fallita Latina Ambiente rappresenta un peso per il Comune di Latina anche per via dei conguagli relativi ai ruoli di Equitalia per il recupero della tariffa 2006-2009. E non solo perché ci sono anche manutenzioni straordinarie pregresse che spuntano fuori dalla notte dei tempi.

Non si tratta di milioni di euro stavolta (leggi link sotto), ma di quasi 50mila euro derivanti dal complesso immobiliare appartenuto alla fu Latina Ambiente Spa.

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Secondo una determina del Comune, firmata dal Dirigente Paolo Cestra del Servizio Patrimonio, il Comune dovrà riconoscere alla curatela fallimentare della Latina Ambiente una cifra di 48.8.299,85 euro derivante da una fattura mai pagata dal lontano 2016.

Il Servizio Patrimonio, Edilizia Pubblica, Espropri del Comune di Latina, infatti, ha spiegato che nel merito specifico dell’intervento emerge che, in data 31.03.2016, il Collaudatore Ing. Paolo Rossi (ex dipendente comunale, ora in Provincia di Latina) ha provveduto a trasmettere gli atti del Collaudo relativi ai lavori di adeguamento del sistema fognante e di depurazione del complesso immobiliare S.S. Monti Lepini 44/46.

Dagli stessi emerge la realizzazione di un’economia di spesa pari a 12.998,08 euro, cosa che determina a carico del Comune un dovuto a saldo di 48.299,85 euro, ovvero una somma inferiore a quanto richiesto con la fattura finora mai onorata.

“Non è stato possibile riscontrare – si legge nella determina emessa il 18 gennaio scorso ma pubblicata solo oggi 28 febbraio – agli atti l’approvazione del collaudo, condizione legittimante per il riconoscimento della maggiore somma rispetto a quanto riscontrato dal collaudatore”. Per il Comune di Latina, quindi, il credito netto della curatela va calcolato nella sottrazione tra la cifra iniziale richiesta – 235.337,61 euro – e 189.476,23 euro. Totale: 45.861,38 euro.

L’Ente, dunque, dovrà pagare la somma di 48.299,85 nonostante l’Avvocatura Comunale, relativamente al giudizio pendente (uno dei tanti contenziosi in piedi con l’ex partecipata), ha evidenziato che per le questioni oggetto del contenzioso è necessaria una ulteriore considerazione

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