“FAI SCHIFO E PUZZI PURE”, CHIESTE LE CONDANNE PER LE MASTRE VIOLENTE DI SERMONETA

Maestre violente, alle battute finali il processo alle due insegnanti dell’asilo “Donna Caetani” di Sermoneta. Chieste le condanne

Il pubblico ministero ha chiesto le condanne per le due insegnanti dell’asilo “Donna Caetani” di Sermoneta Scalo, in località Pontenuovo. Per l’accusa sono state dimostrate in istruttoria le condotte delle due insegnanti e confermati i traumi dei più piccoli per episodi avvenuti durante le ore scolastiche. I bambini, ha spiegato il pm durante la sua requisitoria, avevano segni sul collo perché Alberta Tullio, una delle due imputate, avrebbe preso i bambini per il collo, come si fa con i gatti. Una situazione continuativa di sofferenza fisica, secondo l’accusa, per cui l’altra insegnante e co-imputata, Fortunata D’Adda, è rimasta silente davanti alle condotte della Tullio, coltivando “una tacita approvazione”.

Al termine della requisitoria, il Pm ha chiesto, con le attenuanti generiche, per Tullio 2 anni di reclusione, mentre per D’Anna la pena di 3 mesi.

Dopodiché è stata la volta degli avvocati di parte civile, Valentina Macor, Fabrizio Cappio, Maria Belli, Carmela Massaro e Paolo Pasquali, le quali hanno rimarcato il comportamento delle insegnanti, riportando alcune frasi contestate alle due donne e che sarebbero state rivolte ai bambini: “Sei brutto antipatico…porto il peperoncino e te lo metto sulle mani…fai schifo e puzzi pure”.

Il processo – ha spiegato l’avvocato Belli – nasce dagli imput delle madri che hanno denunciato perché non si fidavano. E per di più l’indagine è stata supportata dalle immagini che sarebbero incontrovertibili.

Il processo, rinviato al prossimo 25 giugno quando la parola passerà alla difesa e il giudice monocratico Simona Sergio si ritirerà per la sentenza, contesta all’imputata Alberta Tullio (66 anni) il reato di maltrattamenti su minori e a Fortunata D’Anna (43 anni) quello dell’abuso dei mezzi di correzione.

I fatti contestati dalla Procura di Latina e dai Carabinieri risalgono al 2017, ossia nel momento in cui i genitori degli alunni hanno presentato una denuncia circoscritta in cui evidenziavano i maltrattamenti agli alunni: schiaffi, tirate di orecchie e capelli, oltreché a insulti e toni intimidatori verso bambini trai 3 e i 5 anni.

Sono 25 i genitori che si sono costituiti parti civili. Dirimenti ai fini dell’accusa, le telecamere installate dai Carabinieri che hanno immortalato i comportamenti violenti delle due maestre.

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