EX TETI, NASCE LA SEDE DI RAPPRESENTANZA DELL’ARCHIVIO DI STATO

Il centro rinasce, l’ex Teti diventa sede di rappresentanza dell’Archivio di Stato: la conferenza di presentazione

Un nuovo capitolo si apre per il cuore di Latina. Con un investimento di oltre 6 milioni di euro, l’edificio ex Teti di via Duca del Mare sarà completamente riqualificato e diventerà la nuova sede di rappresentanza dell’Archivio di Stato. Un progetto condiviso tra Comune di Latina, Ministero della Cultura e Agenzia del Demanio, che segna un altro passo concreto nella valorizzazione del centro storico.

Il foyer del teatro D’Annunzio, riaperto e utilizzato per la prima volta, ha fatto da cornice alla presentazione ufficiale in cui sono intervenuti il sindaco di Latina Matilde Celentano, il direttore generale Archivi del Ministero della Cultura Antonio Tarasco e il direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme, alla presenza delle autorità civili e militari. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio piano di rilancio in vista del Centenario: università, cultura, sport e spazi pubblici per restituire centralità e vivibilità al centro urbano.

“L’edificio ex Teti – afferma il Sindaco Matilde Celentano – sarà presto restaurato e tornerà a vivere con una nuova funzione: sarà, infatti, la sede di rappresentanza dell’Archivio di Stato, con uffici e spazi aperti al pubblico. Ringrazio, per la riuscita di questa operazione, il direttore generale Archivi del Ministero della Cultura Antonio Tarasco e il direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme. E questo va esattamente nella direzione della nostra visione per il centro storico. Vogliamo che il nostro centro città torni ad essere attrattivo con nuovi servizi e spazi fruibili in grado di calamitare presenze. Il trasferimento dell’Archivio di Stato nel centro storico di Latina rappresenta un altro tassello del piano strategico che ci siamo imposti per creare nuove prospettive di sviluppo anche in vista delle celebrazioni del Centenario. Abbiamo assegnato alla Sapienza Università di Roma l’ex Banca d’Italia che sarà sede di nuovi corsi universitari e il restaurato edificio dell’ex Garage Ruspi.

Stiamo riqualificando, grazie ai fondi del Pnrr, il parco Falcone e Borsellino, cinque ettari di verde in pieno centro urbano. Stiamo potenziando gli spazi per l’Università, stiamo portando in centro l’Archivio di Stato, a brevissimo la Camera di Commercio si trasferirà nella sede di via Diaz, altro locale di fondazione chiuso da anni, ci siamo rivolti all’architetto di fama internazionale Alfonso Femia per la riqualificazione del centro, stiamo lavorando per la ristrutturazione del mercato annonario, il restyling di piazza San Benedetto e la rigenerazione delle Poste. E il trasferimento dell’Archivio di Stato è il cambio di paradigma del ritorno in centro di funzioni. E’ in atto una vera e propria rivoluzione, che poggia soprattutto su nuove funzioni degli edifici storici che rientrano nell’architettura del Novecento, uno dei punti forti della legge 130/2024 sul Centenario”.

“Questo intervento – aggiunge Alessandra dal Verme, direttore dell’Agenzia del Demanio – si inserisce in un ampio progetto di rigenerazione per la città di Latina inserendo un ulteriore elemento di centralità nel tessuto urbano. Così il centro storico della città si arricchirà del palazzo Te.Ti. rinnovato, pronto ad ospitare nuove funzioni culturali. Fondamentale è la sinergia con il Comune con cui stiamo costruendo un Piano Città degli immobili pubblici a Latina. Attraverso gli immobili pubblici puntiamo alla rigenerazione urbana e offrire ai cittadini servizi, spazi aperti e attrattivi, nel rispetto della storia e dell’identità dei luoghi”.

“Si tratta di un investimento importante da quattro milioni di euro – conclude Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della Cultura – che ha per fine non soltanto il recupero di una sede archivistica, ma anche la riqualificazione di una struttura che si trova nel centro della città. Rappresenta solo uno degli investimenti che il Ministero ha effettuato nel territorio archivistico nella regione Lazio e in tutta Italia. Nel solo Lazio, per ristrutturazione di sede archivistiche, sono stati impiegati 42 milioni rispetto ai complessivi 75 milioni del totale degli investimenti delle ristrutturazioni delle sedi archivistiche, ovvero il 56%”.

“La conferenza di oggi segna una tappa fondamentale nel percorso di rigenerazione del centro storico di Latina. Il trasferimento dell’Archivio di Stato nell’edificio ex TETI rappresenta molto più di un semplice intervento di riqualificazione: è il simbolo di una visione che mira a restituire centralità e dignità istituzionale al cuore della nostra città”. Lo dichiara il Senatore Nicola Calandrini, a margine della presentazione ufficiale del progetto.

“Peraltro – dichiara ancora il Senatore – il luogo in cui si è tenuta la conferenza rappresenta un nuovo passo in avanti nella valorizzazione del patrimonio pubblico della città. Finalmente infatti il Foyer del teatro torna ad essere fruibile dopo anni in cui l’unica attività possibile era quella di passaggio del pubblico diretto al teatro D’Annunzio. Un’ottima notizia per tutta la cittadinanza e le realtà culturali che operano sul territorio”

“Dagli anni ’70 – continua Calandrini – abbiamo assistito a una progressiva rinuncia alle funzioni strategiche del centro cittadino: scuole, uffici pubblici, sportelli bancari, servizi comunali, la stessa Curia vescovile sono stati gradualmente spostati verso la periferia, svuotando il centro di ruolo e significato. Una dispersione di funzioni che ha portato inevitabilmente anche a un indebolimento economico, sociale e culturale.”

“Oggi – sottolinea il Senatore – grazie all’impegno dell’amministrazione Celentano e alla sinergia tra istituzioni dello Stato, come il Ministero della Cultura e l’Agenzia del Demanio, si sta finalmente invertendo la rotta. Il ritorno delle funzioni pubbliche nel centro di Latina – penso all’università nell’ex Banca d’Italia, alla riapertura del teatro e della biblioteca, alla Camera di Commercio e ora all’Archivio di Stato – è la risposta concreta alla necessità di riaccentrare i servizi e restituire anima e vitalità al cuore della città.”

“Questa operazione, unita alla visione strategica dell’isola pedonale permanente, rappresenta un cambio di paradigma che pone Latina al centro di un modello di sviluppo urbano sostenibile e rispettoso della sua identità. Le funzioni generano comunità: questa è la chiave per rendere il nostro centro storico nuovamente vivo, attrattivo e frequentato.”

“Come rappresentante del territorio in Parlamento, continuerò a sostenere con determinazione ogni iniziativa che, in un quadro di leale collaborazione tra le istituzioni, contribuisca al rilancio della nostra città e della sua bellezza dimenticata”, ha concluso il Senatore.

“Ho partecipato con molto piacere alla conferenza stampa di questa mattina nel Foyer del Teatro D’Annunzio durante la quale sono stati spiegati i dettagli dell’operazione che riporterà al centro città l’Archivio di Stato”. Questo il commento di Andrea Giuliani, presidente del movimento Decisamente Latina.

“Si tratta di un’ottima notizia, un risultato eccellente ascrivibile esclusivamente alla giunta Celentano e alla sinergia istituzionale che ha saputo costruire in questi due anni e mezzo di guida della città – prosegue Giuliani –  Innanzitutto si andrà a valorizzare un immobile pubblico e nei pressi di Piazza del Popolo. Questo garantirà, anche se non tutti i documenti presenti nell’archivio verranno spostati nella sede centrale, a cittadini e soprattutto studenti di avere a disposizione una risorsa archivistica preziosissima in una posizione facilmente raggiungibile. Per non parlare della possibilità di organizzare momenti di studio, approfondimento e visite guidate nel nuovo spazio. Ci sarà poi un risparmio per le casse dei cittadini visto che sino ad oggi l’archivio di Stato pagava un ingente somma di denaro ad un privato”.

“Il centro città sta davvero cambiando volto, tornando a essere quel cuore pulsante istituzionale e culturale di cui ogni territorio ha un profondo bisogno. Come movimento sosteniamo questa visione dal momento della nostra nascita e non possiamo che guardare con favore a un’amministrazione che è sulla stessa lunghezza d’onda. E’ importante che tutte le istituzioni, comunali e centrali, siano nel centro storico. Nello stesso tempo è importante che il centro storico sia vivo, come lo è sempre di più, di giorno ma anche nel momento in cui gli uffici e l’università chiudono, come un cuore che non smette mai di battere. Oggi peraltro si sono celebrati due risultati: la conferenza stampa si è tenuta infatti all’interno del foyer del teatro, che finalmente torna agibile e potrà essere pienamente utilizzato da associazioni e operatori culturali e non dovrà più essere limitato al solo passaggio degli spettatori.  Il solco è tracciato: ora è importante fare rete, coinvolgendo anche associazioni, movimenti civici e privati, per riempire di contenuti un contenitore che giorno dopo giorno è sempre più vivo” ha concluso il presidente di Decisamente Latina.

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