EX SVAR, M5S LATINA: “QUALE SOLIDARIETÀ A CATANI: IL SUO È UN CONFLITTO D’INTERESSE”

Ciolfi (M5S): “Non siamo noi a strumentalizzare. A Latina è la maggioranza a inciampare nei suoi stessi conflitti”

La consigliera pentastellata Maria Grazia Ciolfi si dissocia dai colleghi di maggioranza che hanno espresso solidarietà al consigliere comunale di “Noi Moderati”, Nicola Catani, accusato di essere in conflitto di interessi in quanto il padre – l’architetto Alessandro Catani – è consulente per la Immobiliare Romagnoli: “Qui non si tratta di opinioni, ma di legge. Il conflitto di interessi va dichiarato e comporta l’astensione: non è questione di solidarietà ma di rispetto della norma. Il M5S continuerà a essere vigile per tutelare l’interesse collettivo su un’area costata milioni di euro pubblici e divenuta simbolo di degrado e di gravi fatti di criminalità”.

“Già nella Commissione del 22 luglio scorso avevo contestato con forza l’intervento del consigliere Catani che – a votazione ormai avviata – riuscì a introdurre un indirizzo volto a far valutare agli uffici comunali “tutte le eventuali ipotesi conciliative con la ex proprietà” nell’ambito del contenzioso sull’area dell’ex Svar. Un passaggio del tutto incongruo rispetto al punto in discussione – che riguardava l’attuazione del piano di zona e la riduzione dei costi a carico del Comune – inserito in votazione al fotofinish senza alcuna istruttoria preventiva, senza nemmeno conoscere o aver analizzato lo stato dei contenziosi in essere. Lo dissi subito, lo ribadii a mezzo stampa il 27 luglio: “nessuna analisi delle esposizioni economiche dell’ente, eppure si è votato ed approvato l’indirizzo. Surreale. Ma a Latina, ormai, anche il surreale diventa normalità”.

“Oggi, alla luce delle notizie apparse sulla stampa, che rendono noto un conflitto di interessi riguardante lo stesso consigliere, quella scelta appare ancora più inopportuna, se il conflitto fosse stato già in essere. Perché se è vero – come lo stesso Catani dichiarò lo scorso luglio in replica al mio intervento – che il suo intento era “operare nell’interesse dell’ente e della collettività”, va chiarito che, qualora sussistesse un conflitto di interessi, il rischio è che l’interesse perseguito non sia più quello collettivo, ma quello particolare e familiare.

Il conflitto di interessi non è un’opinione né una suggestione: è una norma dello Stato. La legge dispone che in simili situazioni l’eletto ha il dovere di dichiarare la propria posizione, astenersi dal prendere parte alla discussione e, soprattutto, non partecipare al voto. Per questo prendo le distanze anche dalle dichiarazioni di solidarietà espresse da altri consiglieri di maggioranza: quando esiste un conflitto di interessi non si attenua né si giustifica. Si dichiara e si rispetta la legge.

Allora fui accusata dal consigliere Catani di esprimermi in “maniera facilona e semplicistica travisando parole e intenti”. Il consigliere Catani potrà continuare a sostenere di aver agito “nell’interesse dell’Ente come stella polare”, ma la realtà è che se un consigliere è direttamente o indirettamente coinvolto in un conflitto di interessi, l’unica stella polare deve essere il rispetto della norma, non il guidare gli indirizzi politici della Commissione su un tema dal quale potrebbe doversi astenere persino dalla discussione.

Bene ha fatto oggi a dichiarare il suo conflitto di interessi, ma ci chiediamo da quando fosse in essere e se lo fosse già al momento in cui l’indirizzo è stato proposto e votato in Commissione. La questione dell’ex Svar è estremamente delicata. Il susseguirsi dei ricorsi della ex proprietà contro il Comune per riscattare l’area, come pure gli inciampi della maggioranza, dimostrano quanto sia alta la posta in gioco.

Noi, come Movimento 5 Stelle, continueremo a svolgere con fermezza il nostro ruolo di opposizione, vigilando su ogni passaggio dell’iter in corso perché sia finalizzato esclusivamente all’interesse della collettività. E questo, a maggior ragione, su un’area costata all’Ente già milioni di euro, diventata nel tempo simbolo di degrado e di gravi fatti di criminalità, a danno dei residenti della zona e di tutti i cittadini di Latina”.

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