Piano di Zona “ex SVAR”, interviene il consigliere comunale di “Noi Moderati”, Nicola Catani: “La consigliera del 5Stelle, Ciolfi, travisa parole ed intenti”
“Nella giornata di ieri – domenica 27 luglio 2025 – ho intercettato un Comunicato stampa a firma Maria Grazia Ciolfi (M5S), dal titolo “Ex SVAR, M5S: Senza trasparenza e partecipazione, il percorso rischia di naufragare”.
In questo articolo la consigliera Ciolfi mi cita in relazione alla mia richiesta di allargare il perimetro dell’indirizzo politico messo in votazione dal Presidente della Commissione Urbanistica Roberto Belvisi sul tema affrontato, quello del Piano di Zona “ex SVAR”. Evidentemente la consigliera travisa le mie parole ed il mio intento, che avevano come stella polare quella più generale ed in assoluta buona fede, di tutela dell’ente comunale.
Trovo sia importante per i lettori e per la consigliera che spieghi nuovamente quanto già espresso in commissione, anche sé non mi sembrava così complicato il concetto da afferrare.
Entriamo nel merito, martedì scorso, 22 luglio 2025 la Commissione Urbanistica affronta come scritto in convocazione l’argomento “Analisi situazione area ex SVAR – risultanze tavolo tecnico e indirizzi”.
In questa sede, parlando del Piano di Zona denominato “ex SVAR” gli uffici hanno riportato quanto emerso dal lavoro del tavolo tecnico multidisciplinare, ricostruendo la vicenda che parte dal lontano 2004 offrendo così alla Commissione tutta, la cronistoria di questa vicenda e la ricostruzione dei costi espropriativi, facendo emergere uno scenario puntuale, sul quale innestare il dibattito successivo.
La consigliera Ciolfi scrive testualmente: “Al termine della commissione, senza che fosse nemmeno all’ordine del giorno, e dopo essere stata invitata pochi minuti prima dal Presidente Belvisi e dall’assessora Muzio a non trattare il tema contenzioso perché non all’ordine del giorno, è arrivata, al fotofinish, la proposta del consigliere Catani di mettere al voto l’indirizzo a valutare una transazione con il privato per le cause in corso sull’ex Svar. Nessuna discussione è stata fatta sullo stato del contenzioso, nessuna convocazione dell’Avvocatura, nessuna analisi delle possibili esposizioni economiche dell’ente. Eppure si è votato ed approvato l’indirizzo. Surreale. Ma a Latina, ormai, anche il surreale diventa normalità.”.
Questo ampio virgolettato che ho dovuto riportare integralmente, mi fa capire che è stato travisato totalmente il senso delle mie parole.
L’indirizzo politico della Commissione tutta – maggioranza e minoranza – è stato quello di dare mandato agli uffici di procedere alla redazione degli atti amministrativi necessari per la realizzazione del Piano di Zona – PEEP (Piano Edilizia Economica Popolare), “ex SVAR” da parte del Comune, degli Operatori consorziati interessati, con il fondamentale contributo di Regione Lazio. Al contempo però, come ho ricordato durante il dibattito in Commissione, ci sono dei contenziosi aperti a cura della ex proprietà (Immobiliare Romagnoli) e delle scadenze amministrative che sono
ravvicinate che rendono l’esito finale del percorso, seppur nuovamente ben incardinato, una corsa ad ostacoli e contro il tempo.
Proprio i sopracitati contenziosi aperti nei confronti del Comune dalla ex proprietà, mi hanno spinto a chiedere un indirizzo politico più ampio da dare in Commissione, che non si limitasse a dare mandato agli uffici di proseguire con il lavoro nuovamente incardinato, ma dandogli parallelamente mandato di esplorare tutte le eventuali ipotesi conciliative con la ex proprietà. Questa mia richiesta è stata messa a verbale e votata da tutti i membri della Commissione nell’indirizzo politico più ampio che abbiamo espresso alla fine della seduta della Commissione, questo perché come ho avuto modo di dire, come Consigliere comunale – e come membri della Commissione – dobbiamo esser mossi dalla tutela dell’Ente come nostra stella polare.
La consigliera Ciolfi, in maniera facilona e semplicistica, mi attribuisce di dare “l’indirizzo a valutare una transazione con il privato per le cause in corso sull’ex Svar” io penso invece che chiedere come ho fatto di “esplorare tutte le eventuali ipotesi conciliative con la ex proprietà” sia cosa logica e ben diversa e sottolineo una bella differenza soprattutto di retropensiero malevolo da parte della consigliera Ciolfi.
La consigliera può non capire o far finta di non capire, può legittimamente portare avanti la sua narrazione, ma non è lei a dare gli indirizzi politici, e personalmente con la mia richiesta credo fermamente di aver operato nell’interesse dell’ente a maggior ragione con l’evolversi della vicenda che ha visto un nuovo capitolo venerdì 25 luglio – 3 giorni dopo la Commissione – con la diffida che l’Immobiliare Romagnoli ha inoltrato al Comune.
Devo dire che su un punto sono d’accordo con la consigliera Ciolfi, la necessità di un incontro formale con l’avvocatura e con gli altri uffici comunali che hanno portato il loro apporto ai lavori del tavolo tecnico, proprio per fugare qualsivoglia dubbio in merito ad una vicenda comunque annosa ed intricata.
In aggiunta, mi permetto un’ultima precisazione, nel medesimo comunicato stampa della consigliera Ciolfi, si cita – chiaramente con la solita logica di allargare il perimetro della critica sterile – sempre in relazione al settore urbanistico come “errori su questioni importanti legate ad atti datati sono stati già fatti in passato, come nel caso di “via Quarto”, dove la particella ceduta al Comune in cambio di un premio di cubatura risultò, in realtà, essere già sua”, ecco anche in questo caso inviterei la consigliera alla calma ed a rivolgere il suo sguardo in merito a quest’altra vicenda opaca, verso i suoi colleghi di opposizione, con i quali all’epoca erano insieme al governo della Città”.