Parte la bonifica nell’area dell’ex Svar. Questa mattina sono iniziate le operazioni di taglio della vegetazione incolta, disinfestazione e rimozione dei cumuli di rifiuti, nonché di abbattimento delle strutture realizzate ed occupate abusivamente.
“Si tratta del primo passo – dichiara il Sindaco di Latina Matilde Celentano – per la riqualificazione dell’area, dove da troppo tempo regnava una situazione di degrado. La nostra amministrazione ha ritenuto di dover intervenire con urgenza nel sito dismesso alle porte della città, dove era necessario un intervento di messa in sicurezza e ripristino del decoro e dell’igiene. Dall’inizio del nostro mandato abbiamo messo mano alla questione effettuando prima un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi, informando il Prefetto Maurizio Falco della situazione emersa.
Con un’immediata variazione di bilancio abbiamo da subito organizzato il da farsi, per dare una concreta risposta alla cittadinanza. Come anticipato dall’assessore al Patrimonio Ada Nasti nei mesi scorsi, quest’oggi sono iniziati gli interventi a cura di operatori economici specializzati in bonifiche ambientali. Si partirà, dunque, con la pulizia dell’area per arrivare, in un secondo tempo, alla demolizione di quel che resta dell’immobile presente all’interno del perimetro ex Svar e al ripristino della recinzione. Con le operazioni iniziate questa mattina – conclude la prima cittadina – si dà una prima risposta ai cittadini che da tempo chiedevano che si mettesse fine al degrado ambientale, sociale e ai rischi igienico-sanitari”.
A commentare la circostanza, è arrivata puntale una nota di Gianluca Bono, il referente del RAPP, il comitato spontaneo di quartiere delle vie Romagnoli, Adige, Po e Persicara: “Non posso che complimentarmi con l’attuale amministrazione la quale, recependo immediatamente le istanze pervenute dal Comitato, stanco del degrado sociale e ambientale insistente all’interno e nei dintorni dell’ex area industriale SVAR, dal 13 luglio scorso si è subito attivato con una petizione popolare che ha visto la sottoscrizione di circa trecento cittadini esausti.
Una costante pressione che, fortunatamente, ha raggiunto il primo obiettivo, ovvero quella di stimolare l’amministrazione ad attivarsi per la rimozione dei rifiuti e un generale rassetto in un’area di proprietà comunale da anni in stato d’abbandono nonché ricovero per disperati ma anche sito utilizzato per lo spaccio, l’assunzione di sostanze psicotrope e prostituzione. Una situazione di squallore sociale non più tollerabile che, purtroppo, ha cagionato anche diverse vittime.
Certamente dispiace che nel comunicato stampa del Comune non vi sia alcun richiamo al Comitato che ha svolto un’importante e certamente non facile operazione di “moral suasion” utilizzando strumenti di democrazia diretta previsti anche dallo Statuto comunale e che, quando utilizzati, dovrebbero essere sempre apprezzati e valorizzati.
Comunque sia il Comitato non smetterà di seguire le vicende connesse all’area ex SVAR soprattutto in considerazione del fatto che per l’esproprio di quell’area, avvenuto nel 2013, ad oggi sembra siano stati già spesi circa 6 milioni di euro a fronte della non realizzazione dei previsti progetti di pubblica utilità. Cosa accadrà il 19 gennaio prossimo, ovvero quando il vincolo temporale per la realizzazione dei suddetti progetti decadrà? Sono stati spesi soldi dei cittadini ora si realizzassero opere pubbliche poiché il quartiere è stanco e chiederà conto del denaro speso per avere, ad oggi, zero servizi”.