EX ROSSI SUD, BELLINI (CIVICHE PONTINE): “AMMINISTRAZIONE COMUNALE INERTE”

Il padiglione all'ex Rossi Sud dove si trovano i nomadi di Al Karama

“Apprendiamo dal consigliere regionale Enrico Tiero dell’esistenza di progetti di rilancio per il sito dell’ex Rossi Sud di Latina. Ricordiamo però al consigliere regionale, dirigente di FdI, partito che rappresenta una robusta forza di maggioranza nel consiglio comunale di Latina, che prima di immaginare qualunque cosa per la struttura di via Monti Lepini è necessario che il Comune risolva una situazione di criticità che rischia di sfociare in un contenzioso giudiziario”.

Il riferimento di Dario Bellini, consigliere provinciale della lista Civiche Pontine, è al fatto che l’ex Rossi Sud ospiti ancora, a due anni dall’incendio, molte famiglie che abitavano nel campo di Al Karama di via Monfalcone. Il consigliere Bellini evidenzia in questo contesto tutta l’inerzia dell’amministrazione di Piazza del Popolo, che non accenna a risolvere tutte le legittime questioni sollecitate a più riprese dalla Provincia di Latina.

“Fino a quando non si risolverà la situazione di chi oggi occupa solo grazie ad un’ordinanza emergenziale l’ex Rossi Sud difficilmente sarà possibile progettare qualcosa – continua Bellini – Da luglio 2022 e da quella prima ordinanza firmata dall’allora sindaco Damiano Coletta che stabiliva lo sgombero immediato del campo Al Karama e disponeva, in accordo col presidente Stefanelli, di alloggiare gli ospiti presso l’ex Rossi Sud, la situazione è rimasta sostanzialmente invariata e ad oggi la struttura di Provincia è bloccata ed il vasto patrimonio immobiliare non può essere utilizzato per nessuna delle progettualità per cui è stato pensato o lo si vorrebbe impegnare.

Da due anni l’ente di via Costa sta anticipando le spese delle utenze di energia e acqua e il Comune, più volte sollecitato, non ha ancora regolarizzato l’occupazione, non ha fornito le garanzie richieste a copertura dei danni alla struttura, non ha stipulato polizze assicurative né ha previsto l’essenziale servizio di guardiania deputato al controllo dell’immobile”.

Come sottolinea il consigliere Bellini, sono moltissime le note e i solleciti inviati da Provincia al Comune rimasti purtroppo senza risposta. A tutto ciò è seguito un primo atto di diffida e messa in mora da parte della Provincia, risalente a ottobre 2023, a cui ha fatto seguito finalmente un sopralluogo dei tecnici dei due enti all’interno dell’immobile nel quale si sono evidenziate le molte criticità. Poi un’altra lettera e un ulteriore sollecito da parte dell’ente di via Costa. “Intanto i lavori nel nuovo centro di via Monfalcone – aggiunge Bellini – procedono troppo a rilento rispetto al crono programma stabilito nella gara per la costruzione dei moduli prefabbricati che dovranno ospitare queste famiglie. È doveroso che il presidente della Provincia debba tutelare il patrimonio dell’ente, mentre dall’altra purtroppo l’amministrazione comunale resta pericolosamente inerme. C’è dunque una questione urgente tutta da risolvere, su cui annuncio la presentazione di un’interrogazione in Comune.

Leggendo le copiose note, solleciti e diffide, sembra che si stia tornando a quelle cattive abitudini per le quali l’amministrazione comunale di Latina continua a pagare debiti fuori bilancio a causa di mancati indirizzi politici ai dirigenti e di mala gestione, una situazione che ha provocato negli anni contenziosi e debiti milionari che tuttora i cittadini stanno pagando. In una delle poche risposte fornite dal Comune alle puntuali richieste arrivate da via Costa, emerge con chiarezza da parte del dirigente del settore che non è possibile dare seguito a quanto richiesto da Provincia perché non esiste alcun indirizzo politico in merito. La politica dunque non si sta occupando di come gestire questo problema. Ne è un’ennesima testimonianza del resto la mancanza del trasferimento di fondi previsto da una variazione di bilancio del Comune di Latina dedicata a questa emergenza risalente a oltre 6 mesi fa. Non può essere questo il modo di collaborare tra due enti importanti dello stesso territorio. Chi deve intervenire, in primis la sindaca Celentano, dovrebbe farlo con la massima sollecitudine nell’interesse di tutta la nostra comunità”.

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