“Terracina città dolente in mano ad un’Amministrazione senza visione, senza idee e inchiodata in uno stallo politico amministrativo”
“Sono trascorsi già 20 mesi dall’avvio operativo dell’amministrazione Giannetti, cioè è trascorso un terzo del tempo di durata complessiva del mandato elettorale e per esprimere una valutazione sull’operato dell’amministrazione, ci facciamo aiutare con la parafrasi del titolo di un famoso libro americano: “a Terracina, oltre la siepe, c’è solo buio”. La coalizione politica, capeggiata da Francesco Giannetti, ha vinto le elezioni con una promessa potente: “disegniamo insieme una città nuova”; ma dove sta questo disegno di “citta nuova”? Dov’è il disegno di “città nuova” che si sta facendo in termini, per esempio, di Lavori pubblici? Dove sono le opere pubbliche ideate, programmate e progettate dall’Amministrazione Giannetti? L’unica opera pubblica in corso di realizzazione è la riqualificazione, nel Borgo Pio, dell’Area del Mercato Marina un’opera ideata e progettata ben prima dell’arrivo dell’amministrazione Giannetti e finanziata con i fondi statali del PNRR. E quindi non è farina del sacco di questa amministrazione.
Un’altra opera pubblica importante, di cui si è discusso nei giorni scorsi anche in Consiglio Comunale, è la realizzazione di un nuovo Asilo Nido a Borgo Hermada: un intervento reso possibile da un finanziamento statale con i fondi del PNRR. Su questo intervento abbiamo fatto qualche domanda, come minoranze in consiglio comunale, per sapere quali sono stati i criteri di scelta visto che a Borgo Hermada c’è già un Asilo Nido e se ne realizza un secondo, mentre in altre zone della città molto popolate (ad esempio la zona di Calcatore), ne attendono invano almeno uno, da anni. E l’amministrazione comunale ha risposto, come di abitudine, un pò schernendo, un po’ distraendo, un po’ travisando, ma evitando attentamente il senso reale delle domande. Perché le domande chiedevano sostanzialmente: ma quale è il disegno di “città nuova” che l’Amministrazione sta realizzando a Borgo Hermada? Questo nuovo Asilo nido, che è il secondo Asilo nido per Borgo Hermada, in quale contesto si colloca, per soddisfare quali standard sociali? E tutti gli altri standard urbanistici indispensabili per Borgo Hermada che riguardano la mobilità e viabilità, che riguardano i parcheggi, che riguardano il verde pubblico, che riguardano i servizi culturali quando saranno disegnati dall’Amministrazione? Gli impegni che l’Amministrazione Giannetti ha assunto in campagna elettorale, che ha riportato nel Programma di mandato e nel DUP e che ha approvato con tutta la maggioranza, quando si realizzeranno? Che cosa intende fare questa Amministrazione per affrontare il collegamento, attraverso la bretella della “migliara 57”, della via Pontina con la via Appia? Che cosa intende fare l’Amministrazione Giannetti per affrontare il problema della riqualificazione della portualità con riferimento al Porto Badino, al Porto Sisto e il necessario raccordo con Borgo Hermada? Dove sta il disegno per la riqualificazione e lo sviluppo di Borgo Hermada? Domande queste che nascono da una constatazione sempre più evidente: questa è un’Amministrazione che naviga a vista, che interviene se, possibile, dove possibile, senza alcuna pianificazione strategica né capacità di programmazione. Si va avanti, come stiamo dicendo da tempo, mettendo una pezza di quà e una pezza di là.
Intanto i cittadini cercano di organizzarsi autonomamente e fanno proposte che sarebbe utile tenere nella giusta considerazione, visto la carenza delle idee della politica, e che riguardano la riqualificazione e la valorizzazione di un edificio, oggi fatiscente, che rappresenta un bene importante da un punto di vista culturale e storico. È l’edificio dell’ex Pileria sito nel Centro storico di Borgo Hermada che richiama la memoria storica del borgo dal periodo antecedente alla bonifica integrale fino agli inizi degli anni 70. Una proposta avanzata dal “Comitato civico di Borgo Hermada e zone limitrofe” e rivolta all’Amministrazione comunale (con il sostegno di circa 800 firme di cittadini) per valutare le possibilità di intervento finalizzato all’acquisizione, al recupero e alla valorizzazione con finalità pubbliche culturali e polifunzionale (Biblioteca, museo, sala conferenze, etc.). Questa proposta del Comitato civico di Borgo Hermada è stata fatta sulla base di quanto approvato dal Consiglio comunale di Terracina con la deliberazione n.29060 del 04 aprile 1995 (Variante al PPE di Borgo Hermada), che ha riconosciuto l’edificio e l’area della ex Pileria come “Lotto Edificato di Edilizia Storica” (art.4), prescrivendo il rispetto architettonico del complesso, le destinazioni d’uso compatibili e gli interventi ammissibili.
In conclusione, sino ad ora il disegno della “città nuova” non c’è stato e gli ordinari interventi di riqualificazione non si vedono, mentre la città declina e il Borgo Hermada, con il suo Centro Storico, attende ormai da un quarto di secolo una soluzione ai suoi annosi problemi urbani ed urbanistici”.
Così, in una nota, il Capogruppo e consigliere comunale di Terracina Città del Possibile, Fabrizio Di Sauro.