Ex Cinema Augustus, interviene il Partito Democratico di Sabaudia: “Facili profeti. Ma veniamo al merito della questione”
“In primis il prezzo eccessivo di acquisto: 1,350 mìlioni di euro al netto delle spese per un immobile che, viste le condizioni, in tutti gli altri luoghi d’Italia è costato meno della metà. In secondo luogo la carenza delle risorse in quanto il mutuo di 3,2 milioni di euro, contratto con il Credito Sportivo (150mila euro annui di rateo per quindici), è sufficiente solo per l’acquisto ma non per la realizzazione dell’intervento. La mancanza di un piano economico finanziario definito e congruo non solo per l’acquisto e la realizzazione, ma soprattutto per la gestione futura dell’immobile;
Il tema delicato delle servitù costituite a favore dell’ex proprietario, in particolare quella inizialmente prevista su quota parte dell’immobile poi cancellata – su richiesta della minoranza – in quanto pregiudizievole per contrarre il mutuo; Sul tema dell’acquisto è stato detto tutto: l’unico vero affare lo ha fatto il proprietario che si è tolto la “scimmia dalla schiena” per usare una metafora, finendo di pagare il mutuo contratto all’atto dell’acquisizione (restavano poco meno di 700 mila euro) e incassando la liquidità necessaria per altri investimenti immobiliari. Ma veniamo ai successivi sviluppi. A novembre è stata convocata la conferenza di servizi decisoria sul progetto che prevede la realizzazione di una sala polifunzionale di 420 posti di cui 168 nella galleria da ricostruire e n.252 posti destinati alla platea. L’unica certezza, al momento, è che si dovrebbe procedere per stralci. Infatti, il costo complessivo dell’operazione ex Augustus (comprensivo delle somme per l’acquisto) e di € 6.482.169,65, di cui somme per i lavori pari a € 3.718.826,34. Mancano all’appello € 3.282.169,50 (ammesso che non ci siano prescrizioni in sede di conferenza dei servizi che facciano lievitare i costi). E’ del tutto evidente che se si vuole realizzare il progetto”.
“È necessario contrarre un ulteriore mutuo oppure reperire finanziamenti a livello regionale o ministeriale. Fare un investimento di quella portata senza un piano economico-finanziario per la sua gestione è come andare a pescare con un cesto pieno di buchi. Quando si realizza un’opera pubblica (per esempio una piscina), il piano economico (ovvero quanto ci costerà la sua gestione oppure come vorremmo che fosse gestita) è un atto fondamentale. Si tratta di costi (oneri) che saranno altrimenti a carico delle casse pubbliche.
Alcuni interrogativi destano, inoltre, le servitù della società immobiliare proprietaria dell’immobile, relativamente all’area utilizzata come uscita di sicurezza nell’ingresso posteriore dell’immobile che potrebbero incidere sulla realizzazione dell’oera e/o comportare implicazioni per quanto concerne le norme di sicurezza.
Preoccupati per il futuro dell’opera, abbiamo chiesto la convocazione della competente commissione LLPP e Bilancio considerato che la capacità di indebitamento del Comune comincia a destare qualche perplessità. In primis l’aumento dell’indebitamento per mutui passato da un rateo annuo di 634 mila euro a 711 mila (dati DUP), mentre nel corso dell’anno sono stati contratti ulteriori mutui e restano aperte questioni delicate quali la Casa Domotica (assenza di vulnerabilità sismica) ed altri investimenti come il recupero dell’area sportiva della zona nord.
In secondo luogo un aumento della spesa corrente. Sabaudia ha quattro posizioni dirigenziali (una situazione anomala rispetto ad altre amministrazioni) mentre la spesa corrente, soprattutto quella per le manifestazioni sembra uscire da qualsiasi controllo, sfiorando a fine anno quasi i 700 mila euro senza che alla stessa, in molti casi, corrisponda un incremento della qualità dell’offerta turistica e di quella culturale.
Infine, gli investimenti realizzati sul PNRR (asili nido ed ex Area ex Spes) che necessiteranno, per il futuro, di una gestione che dovrà essere quantificata sul bilancio, atteso che una serie di costi difficilmente potranno essere addebitati agli utenti.
In conclusione, il recupero dell’ex Cinema Augustus resta un tema delicato oggi più che mai all’ordine del giorno, vista la sua acquisizione al patrimonio comunale. Quello che chiediamo è un cambio di passo, un confronto aperto sull’oggi (dove e come trovare le risorse necessarie) che non può essere disgiunto dal domani (quale sarà la sua funzione e la gestione)”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali del PD Giancarlo Massimi e Simone Brina e il Segretario del Circolo PD, Luca Mignacca.