Si è tenuto presso la Biblioteca Nazionale di Roma un incontro per presentare la rete delle 21 istituzioni culturali, università, centri di ricerca e direzioni del ministero della Cultura che hanno sottoscritto accordi di partenariato con il Progetto di recupero dell’ex carcere di Ventotene/Santo Stefano, all’interno dei quali hanno sviluppato progetti e iniziative tesi ad accrescere il patrimonio del percorso espositivo museale e a prospettare in futuro attività di alta formazione, Spring school, laboratori, convegni seminari e produzione artistica.
Dopo il discorso introduttivo della commissaria del Governo, Silvia Costa, si è tenuta l’esposizione di progetti, esperienze, studi e ricerche che andranno ad accrescere il progetto del futuro polo multiculturale che nascerà nel 2026 a conclusione dei lavori in corso. Sono intervenuti, fra gli altri, rappresentanti dell’Università La Sapienza (Sabrina Sarto, Salvatore Martino, Francesca Bozzano), dell’Università di Tor Vergata (Lucia Ceci), dell’Università di Roma Tre (Marco Ruotolo), del Comune di Ventotene (Giovanni Macioce), dell’Istituto Europeo di Firenze (Dieter Schlenker), della Lumsa, dell’Università della Tuscia (Rita Biasi), della Dg Musei del MiC (Francesca Condò), il direttore della Biblioteca Centrale di Roma (Stefano Campagnolo), della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività culturali (Alessandra Vittorini), di RadUni (Mihaela Gavrila), di Eunic (Petra Brezackova), del Sisus (Luigi Mantuano), del MedFilm Festival (Ginella Vocca).
“Oggi abbiamo avuto la conferma che è stata una visione giusta quella che fin dall’inizio io ho cercato di condividere, ovvero di avere non solo l’ambizione di portare avanti i lavori e il progetto ma anche di anticipare i contenuti attraverso questa apertura di interlocuzioni con il mondo accademico, scientifico, culturale ambientale italiano ed europeo, ma anche mediterraneo”, ha spiegato la Commissaria Costa ad AgenziaCULT. “Questa riunione è la migliore garanzia che questo è un progetto in cui si crede, in cui autorevolissime istituzioni pensano di poter fare di Ventotene/Santo Stefano un campus europeo aperto; quindi è la dimostrazione più forte che il progetto deve andare avanti. Sono certa che questa realtà non può essere ignorata, penso che sia importante che dal nuovo Governo venga riconfermata la volontà politica su questo progetto che ha già attivato tantissime energie, competenze e attività. Ho voluto anche valorizzare l’equipe di persone molto competenti che hanno lavorato con me, un grande risorsa che spero possa continuare a lavorare su un progetto come questo”.
“Noi – ha aggiunto la Commissaria – abbiamo lavorato con tre principali obiettivi: quello di restituire alla memoria collettiva le vicende storiche e umane che hanno segnato la vota di questo carcere; promuovere una ‘scuola di alti pensieri’ dedicata alla memoria di David Sassoli; tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale. Abbiamo quindi cercato di lavorare in parallelo su contenuto e contenitori, perché questo è un progetto dinamico, sarà un centro che avrà sempre una sua dinamicità di elaborazione, di fruizione e di collaborazione”.
Questi gli accordi di partenariato sottoscritti in questi mesi: Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MiC; Biblioteca Nazionale Centrale di Roma; Università Roma3 – Comune di Ventotene; Università La Sapienza; Dipartimento Giurisprudenza Roma 3 – Centro ricerca European Penological Center; Direzione Generale Musei; Università Tuscia – Comune di Ventotene; ENEA; Istituto Universitario Europeo -Comune di Ventotene; Fondazione Scuola dei Beni e Attività Culturali – Comune di Ventotene; Università Tor Vergata – Comune di Ventotene; Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica – Comune di Ventotene; CoNISMa- Comune di Ventotene; Ispra- United Nation- Riserva Naturale Statale/AMP-Comune di Ventotene; Libera Università Maria SS. Assunta di Roma (LUMSA); Università di Cassino; Associazione per Santo Stefano in Ventotene onlus; AlCI; Europa Nostra. Oltre a questi, sono presenti nel Piano di Comunicazione e Promozione accordi con la Fondazione Megalizzi, l’Associazione Rad.Uni e l’Associazione Methexis Onlus.