Sequestro di beni per un valore di quasi 500mila euro: l’operazione della Guardia di Finanza di Formia nei confronti di quattro imprenditori del sud pontino
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, su richiesta del sostituto procuratore Emanuele De Franco, ha disposto il sequestro preventivo nei confronti di quattro imprenditori del sud pontino e del figlio di uno di loro, residenti tra Formia, Minturno e Spigno Saturnia.
Gli imprenditori, titolari di una società srl che si occupa di prodotti alimentari all’ingrosso, risultano indagati per reati tributari, quindi per violazione del decreto legislativo numero 74/2000. Le accuse vanno dal falso in bilancio alle false fatturazioni fino all’evasione fiscale rispetto all’imposta sui redditi e all’Iva per cui non avrebbero versato al Fisco circa 100mila euro nel 2019 e nel 2020.
Inoltre, secondo la Guardia di Finanza di Formia, guidata dal Comandante Luigi Galluccio, due tra gli indagati hanno emesso fatture per operazioni inesistenti, tramite un’altra società, così da evadere le imposte sui redditi per un valore di 260mila euro. La società utilizzata sarebbe in realtà un mero veicolo fiscale poiché, secondo gli accertamenti della Finanza, risulterebbe vuota: senza dipendenti e strumenti.
Tra i beni sequestrati anche una Bmw X6, conti correnti, buoni postali e quote sociali. Gli imprenditori sono assistiti dagli avvocati Vincenzo e Matteo Macari.