Frode carosello col coinvolgimento di 15 società, alcune della quali operanti nella provincia di Latina: sequestro da 2 milioni di euro
La Guardia di Finanza di Sessa Aurunca ha eseguito un sequestro preventivo di beni del valore di circa 2 milioni di euro, disposto dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti dell’imprenditore P.G. (46 anni), titolare di due aziende operanti nel settore del commercio online di prodotti per l’informatica e l’elettronica, responsabile di un’ingente evasione fiscale attraverso il noto sistema delle “frodi carosello”.
Secondo quanto riportata da Caserta News, sarebbero circa 15 le società cartiera dislocate a Roma, Latina, Alassio, Palermo, Torino, Siracusa, Agrigento, Rimini.
Le indagini si sono concentrate su una particolare tipologia di commercio elettronico denominata “Dropshipping”, consistente in una triangolazione nella quale intervengono un fornitore (cosiddetto dropshipper), il rivenditore ed il cliente finale/acquirente.
L’imprenditore indagato era riuscito a interporre tra le proprie aziende e il dropshipper francese decine di società cartiere disseminate in tutta Italia, le quali avevano l’unico scopo di acquistare sul mercato europeo prodotti per l’elettronica per poi rivenderli alle stesse aziende senza l’assolvimento di alcun obbligo tributario.
Grazie a questa interposizione, le imprese indagate sono riuscite ad assicurarsi indebiti crediti d’imposta che venivano utilizzati in detrazione per abbattere il carico fiscale Iva.
Il relativo risparmio d’imposta – circa 2 milioni di euro a fronte dell’utilizzo di fatture false per circa 9 milioni di euro – ha consentito all’imprenditore di effettuare tali vendite a prezzi più convenienti rispetto a quelli di mercato, provocando così un’illecita distorsione della libera concorrenza ai danni degli operatori onesti.