EUROPA VERDE TERRACINA BOCCIA SONORAMENTE IL DUP: “SENZA STRATEGIE CHIARE E PRIVO DI OBIETTIVI”

Gabriele Subiaco
Gabriele Subiaco

Come recita l’art. 151 del TUEL: “Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano il Documento Unico di Programmazione (DUP) entro il 31 luglio di ogni anno e deliberano il bilancio di previsione finanziario entro il 31 dicembre, riferiti ad un orizzonte temporale almeno triennale “. Il DUP è quindi il principale strumento di programmazione strategica dell’Ente e si articola, a scalare, in obiettivi di Valore pubblico, obiettivi Strategici e obiettivi Operativi.

Il documento DUP presentato in aula il 19 marzo scorso in concomitanza con il Bilancio di previsione, aspetto questo non secondario e che merita di essere compiutamente analizzato anche alla luce delle prescrizioni del TUEL, si articola in  3 obiettivi di valore pubblico, 15 obiettivi strategici e ben 152 obiettivi operativi, ma quel che si evince dall’analisi del documento, peraltro impostato con una logica vecchia che sembra un copia e incolla anche riuscito male, è l’assoluta carenza di strategie collegate ad obiettivi  concreti e misurabili.

I 15 obiettivi strategici riportati nel DUP, non sono altro che titoli di macro-capitoli che servono ad aggregare gli obiettivi operativi, ma dove sono illustrate compiutamente le strategie che questa amministrazione vuole realizzare nei suoi 5 anni di mandato? Si percepisce un esercizio puramente formale, che vediamo però fare da anni, cioè quello di spacchettare le linee di mandato della maggioranza, presentate a fine luglio, riorganizzandole sotto macro-titoli denominandoli “obiettivi strategici”, ma che nella vera sostanza di strategico non hanno proprio nulla.

Ad esempio, parlando di urbanistica, non troviamo alcun accenno a temi cruciali come: la riduzione del consumo di suolo (visto che la nostra città presenta un consumo di suolo del 12% contro una media nazionale del 7%); l’aumento del verde fruibile per abitante (visto che siamo a 4 metri quadri ad abitante contro una media di città analoghe di 40 e la legge urbanistica ne prevede almeno 9 di metri quadri); il riequilibrio degli standard urbanistici (devastati dalla cementificazione selvaggia negli ultimi 40 anni in una città in cui il verde pubblico è stato inghiottito dal cemento e si cercano i pochi spazi verdi residui per continuare a costruire mentre dovremmo fare si delle varianti, ma non per continuare a costruire, ma per ridare ai cittadini il verde sottratto dall’edilizia privata); l’applicazione della legge regionale  7/2017 sulla Rigenerazione Urbana per le riqualificazione dei quartieri e delle aree degradate; un piano di intervento per i nuclei abitativi abusivi o la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria ancora carenti in alcune zone della Città.

Parlando di ambiente, non si fa alcuna accenno nel DUP alla necessità: di aumentare significativamente gli investimenti per il sistema idrico integrato (visto che oggi parliamo di  99,8 €/abitante mentre la media nazionale è di 261 €/abitante) mettendo pesantemente mano alla rete idrica (che presenta una dispersione di oltre il 70%), alla rete fognaria e all’adeguamento dei depuratori (nitrati e fosfati) per salvaguardare la qualità delle acque del nostro mare; di ridurre significativamente la produzione di rifiuti ed in particolare la frazione indifferenziata e i costi di gestione, fondamentale per introdurre una Tariffa Puntuale che sia davvero premiante per i cittadini; di incrementare significativamente, viste le caratteristiche di soleggiamento della nostra città, la potenza di solare fotovoltaico installata (oggi pari a 125 KW ogni 1000 abitanti contro una media nazionale di  365 KW – dati GSE-Gestore dei Servizi Energetici) e dotare tutti gli edifici pubblici di impianto fotovoltaico per raggiungere l’autonomia energetica creando una comunità energetica pubblica che possa fare da stimolo ad altre comunità energetiche; o di ridurre significativamente il rischio idrogeologico che oggi impatta su oltre un terzo della superficie del Comune e su migliaia di persone passando da una modalità di gestione passiva del fenomeno ad una modalità attiva, lavorando sulla prevenzione.

Parlando di trasporti e di mobilità non si fa riferimento in modo strutturato agli obiettivi del PUMS, o a come si intende far crescere significativamente la domanda di trasporto pubblico, visto che il numero di Passeggeri trasportati annualmente dal trasporto pubblico a Terracina è di 3 viaggi/abitante/anno, contro una media per città analoghe di 22, praticamente, i dati ci dicono, che paghiamo un servizio che non viene usato. 

Relativamente allo sviluppo turistico non si fa alcun accenno alle misure che si intende adottare per far crescere la presenza turistica di qualità nella nostra città e la capacità ricettiva in termini di posti letto, oggi del tutto inadeguata. 

In tema di servizi sociali e di sanità non si fa alcun cenno alla necessità di incrementare la spesa pro-capite e la qualità di questo servizi, alla questione dell’ospedale di Terracina, alla ristrutturazione organizzativa e funzionale dell’Azienda Speciale, al bisogno di affrontare l’emergenza abitativa ed il problema degli alloggi con piani di costruzione di nuova edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata e alla valorizzazione del patrimonio indisponibile e disponibile comunale, e non si parla di come finanziare il PEBA_ Piano Eliminazione Barriere Architettoniche, con quali progetti prima che con quali soldi. 

“La domanda che mi sono fatto leggendo gli obiettivi strategici del DUP è:  ma quali sono le strategie che questa Amministrazione vuole perseguire nei suoi 5 anni di mandato?Nonostante qualcuno abbia voluto credere nelle scorse elezioni di maggio ad un nuovo corso amministrativo, e ad un cambiamento di passo con nuove figure di più elevato spessore professionale, l’impressione che si ha è che tutto sembra venga portato avanti con la stessa superficialità e improvvisazione, navigando a vista, senza una seria programmazione, senza obiettivi concreti e misurabili e quindi realmente sfidanti anche per gli uffici ed i dirigenti.  Un DUP senza una chiara visione ed incapace di tratteggiare un’idea nuova di città, in cui l’unico elemento di concretezza rimangono i 5 milioni di finanziamenti del PNRR, anch’essi però messi, in gran parte, a rischio se non si trova rapidamente una ricollocazione degli operatori del mercato. Un DUP accompagnato da un Piano Triennale delle opere che è tornato ad essere, dopo il benefico repulisti operato dal Commissario, il solito libro dei sogni di sempre, 46 interventi, 50 e passa milioni di euro di investimenti ipotizzati in 3 anni, risorse poche, molti interventi senza alcuna copertura finanziaria e senza progettazione di massima e tanti progetti riesumati e che da lustri vengono trascinati stancamente nei piani triennali di questo Ente ma che non sono mai stati realizzati e mai lo saranno, meri specchietti per le allodole con fini puramente elettorali, mentre ci si permette pure di bocciare la mozione di Europa Verde che mesi fa chiedeva l’istituzione di un ufficio di Scopo per raccogliere finanziamenti e di bocciare un emendamento al Bilancio di Europa Verde che riusciva anche a trovare risorse per costituirlo!! Cosi come dalla Programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2024-2026 anch’essa allegata al DUP, non si evince un quadro chiaro delle maggiori criticità organizzative rilevate, non si comprende quali carenze si intende sanare con il Piano di assunzioni, quali sono le modifiche alla struttura organizzativa che si intende mettere in atto per perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di mandato, quali sono i piani di sviluppo del personale e di formazione che si intende attuare. Ora, se con il DUP dovevamo cominciare a vedere il nuovo corso e  il “ridisegno” della città, francamente questo ridisegno non l’abbiamo visto e non ne abbiamo compreso neanche il razionale, ammesso che ci sia un razionale, dietro il ridisegno. Quale occasione migliore del DUP per rendere veramente concrete le linee di mandato e i progetti di ridisegno della città? E’ stata francamente una occasione irrimediabilmente persa”.

Così dichiara Gabriele Subiaco, Consigliere Comunale Europa Verde Terracina e Consigliere Nazionale di Europa Verde.

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