Latina, estradato un quarantaduenne, già tratto in arresto su mandato di arresto europeo a Barcellona (Spagna)
In data odierna, 21 ottobre, presso lo scalo aereo di Roma-Fiumicino, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, insieme al personale della Polaria di Fiumicino, hanno eseguito, a seguito di estradizione, una misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della DDA capitolina, a carico di Massimiliano Del Vecchio, 42 enne di Fondi, già tratto in arresto su mandato di arresto europeo, la scorsa estate presso, una clinica odontoiatrica di Barcellona (Spagna).
Il 42enne era inserito nella lista dei Latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno, in quanto gravemente indiziato di essere a capo di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacente operante in provincia di Latina.
Le indagini per la cattura sono state condotte con la Procura Distrettuale di Roma, nonché in Cooperazione giudiziaria e di polizia con i collaterali spagnoli, con il supporto di Eurojust e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche attraverso il web patroling, nonché attraverso l’analisi dei circuiti relazionali del ricercato.
Leggi anche:
PRESO CON 100MILA EURO IN CONTANTI E IL DOCUMENTO FALSO: COSÌ È FINITA LA LATITANZA DI DEL VECCHIO
Un risultato importante quello conseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, i quali, con l’aiuto dirimente della Guardia Civil spagnola, avevano arrestato, lo scorso agosto, il latitante 42enne di Fondi, Massimiliano Del Vecchio, a capo del cartello criminale votato al narcotraffico e alla droga imperversante nella città della Piana e con mire di allargamento nel capoluogo e in altri centri della provincia pontina, fino al sud pontino. La cattura di Del Vecchio aveva avuto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma con il procuratore aggiunto Ilaria Calò e i sostituti Francesco Gualtieri, Alessandro Picchi e Alessia Natale.
Si trovava in una clinica dentale, nel quartiere centrale “Gràcia” a Barcellona, Massimiliano Del Vecchio. Il suo appuntamento era fissato alle ore 11,15 del 6 agosto. Era entrato nella clinica che le forze di polizia spagnole avevano già individuato: da subito era scattato il riconoscimento facciale. Dopo l’operazione, ancora anestetizzato, Del Vecchio si era visto circondato dagli agenti della Guardia Civil e dai Carabinieri pontini, compreso il comandante De Lise.
Leggi anche:
DROGA: ARRESTATO IN SPAGNA IL LATITANTE MASSIMILIANO DEL VECCHIO
Non era ancora cosciente di ciò che stava avvenendo, complice l’anestetico necessario per l’impianto al molare. I suoi denti erano bianchissimi e, con sé, Del Vecchio aveva uno zaino: all’interno 100mila euro in contanti, un telefonino e alcuni fogli con appunti scritti a penna recanti nomi e luoghi interessantissimi dal punto di vista delle indagini che proseguono per ricostruire eventuali complici che hanno favorito la sua latitanza e nuovi affari che il 42enne aveva in Spagna.
Trovato in un luogo molto avvezzo a ospitare latitanti e boss, Del Vecchio, quando è uscito dalla clinica, stava guardando il cellulare. Aveva alzato lo sguardo e aveva riconosciuto subito il comandante De Lise, pur non avendolo mai visto di persona. “Stavo meglio prima”, avrebbe detto ai militari che lo hanno arrestato.
Tra le carte era stato trovato anche un documento falso: il nome era quello di un uomo di origine calabrese. La data di nascita era più o meno vicina alla sua: 1983. Arrestato già due anni fa in Spagna (aveva anche in quel caso un documento d’identità contraffatto), successivamente, nel 2023, Del Vecchio era andato di nuovo fuori dal territorio nazionale. Poi, da novembre 2024, era latitante, scampato alla maxi operazione che ha portato a 16 arresti tra Fondi e Latina, tra cui il suo ex amico Johnny Lauretti, diventato collaboratore di giustizia. Per i suoi sodali sono state già chieste condanne esemplari nel rito abbreviato.
Leggi anche:
DROGA DAL SUD AMERICA, 11 ARRESTI: COINVOLTI 4 PONTINI TRA SEZZE, FONDI E CISTERNA
La cattura è avvenuta anche grazie al tracciamento dei segnali web lasciati dal narcos e dai suoi accoliti. La meticolosa indagine dei Carabinieri ha fatto il resto. Di sicuro c’è che il suo arresto testimonia ancora una volta il legame tra i narcos nostrani – ossia ciò che era diventato Del Vecchio che aveva legami con il gruppo Forniti di Aprilia e personaggi della camorra romana – e la terra iberica. La stessa terra da dove pochi mesi fa è stato estradato un altro narcos pontino di livello: Gian Luca Ciprian.
Nel 2022, Massimiliano Del Vecchio, insieme al gemello Gianluca, furono arrestati in una operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla DDA di Napoli, che aveva messo in luce le rotte della droga che dal Sud America andavano in Olanda e in Spagna per arrivare allo stoccaggio della droga tra Sezze e Latina. Anche in quel caso il legame di Del Vecchio con la terra iberica era evidentemente consolidato, con cocaina venduta a trentamila e cinquecento euro al chilo. Massimiliano Del Vecchio organizzava lui stesso viaggi dalla Spagna verso l’Italia utilizzando furgoni lasciati nei pressi di un campo da tennis.