Estorsioni a Latina: la Cassazione rinvia gli atti alla Corte d’Appello e accoglie il ricorso presentato dal figlio di Carmine “Porchettone” Ciarelli
Si tratta di due estorsioni commesse nel 2005 da Ferdinando Ciarelli detto Macù, sotto processo a Latina per l’omicidio di Massimiliano Moro. La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal figlio di Carmine Ciarelli, difeso dall’avvocato Cardillo Cupo, annullando la sentenza della Corte d’Appella che negava la riduzione della pena per le due estorsioni risalenti al 2005.
Macù, condannato per quelle due estorsioni, chiede tramite il suo legale la continuazione dei reati poiché comprese nel disegno criminoso afferente alla guerra criminale pontina del 2010 e già giudicato con sentenza passata in giudicato nel processo Caronte.
Sarà di nuovo la Corte d’Appello a decidere nel merito.