Accusato di non volere pagare le rate condominiali, Costantino “Cha Cha” Di Silvio è stato giudicato dal Tribunale di Latina
L’accusa era quella di non aver voluto corrispondere le spese di condominio finalizzate a fare lavori nella palazzina in cui abitava. Per quest’episodio risalente all’aprile 2015, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, nel 2019, aveva accolto la richiesta del pubblico ministero e rinviato a giudizio “Cha Cha”.
Rinviato a giudizio per estorsione nei confronti dell’amministratore condominiale minacciato dall’uomo ritenuto dalla Direzione Distrettuale Antimafia uno dei capi clan del sodalizio Travali (è imputato nel processo per associazione mafiosa denominato “Reset”), già condannato nel procedimento denominato “Don’t Touch”.
Cha Cha, secondo l’accusa, aveva accumulato un debito di circa 15mila euro, somma che comprendeva anche la quota per effettuare lavori di ristrutturazione della palazzina e che non ha mai versato.
Oggi 7 febbraio, il giudice del Tribunale di Latina Francesca Coculo ha però assolto Cha Cha, difeso dagli avvocati Palmieri e Marino, perché il fatto non sussiste.