ESTORSIONE CON IL PENTITO LAURETTI: ESCLUSA LA PARTE CIVILE

Screenshot

Coinvolti nell’operazione anti-droga del novembre 2024 contro il gruppo Del Vecchio, due imputati verranno giudicati col rito ordinario

Molti degli indagati coinvolti nella maxi indagine di DDA, Carabinieri e Polizia hanno scelto il rito abbreviato. Si tratta della imponente operazione che, a novembre 2024, portò a numerosi arresti e alla conseguente latitanza di colui che è considerato il leader del sodalizio criminale fondano, Massimiliano Del Vecchio. Altra conseguenza di quell’ordinanza fu anche la scelta di collaborare con lo Stato da parte di Johnny Lauretti, considerato sodale di peso dei gemelli Del Vecchio e pluripregiudicato noto alle cronache giudiziare.

Oggi, dinanzi al terzo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Mario La Rosa, sono comparsi come imputati Salvatore Di Manno (34 anni) e Paolo Manna (39 anni), entrambi di Fondi e tuttora detenuti in carcere.

Sono accusati di estorsione in concorso con il pentito Johnny Lauretti perché avrebbero costretto, tramite minaccia, un uomo del luogo a versare l’importo di 6000 euro per il pagamento di una pregressa fornitura di eroina, sequestrata il 4 novembre 2023, cercando di imporgli anche di cedere l’autovettura Mini Cooper della compagna.

Le minacce sarebbero state messe in atto da Di Manno, Manna e Lauretti (giudicato separatamente), i quali avrebbero ripetutamente contattato al telefono la vittima e la compagna, minacciando il primo di morte. Lauretti, peraltro, avrebbe mimato anche il gesto dell’esplosione di colpi di arma da fuoco o l’esplosione di una bomba.

Secondo l’accusa, rappresentata oggi dal pubblico ministero Antonio Sgarrella, i tre avrebbero costretto la vittima a vendere un furgone Fiat Doblo Maxi al prezzo di 8.500 euro, di cui 6.000 euro furono consegnati a Manna.

Oggi, nella prima udienza, il Tribunale ha escluso la costituenda parte civile della vittima poiché presentata fuori tempo massimo e non passata per l’udienza preliminare che si era tenuta a Roma. Il processo è stato rinviato al prossimo 2 ottobre quando inizierà l’istruttoria con i primi testimoni.

Articolo precedente

ANZIANI E SANITÀ, L’INCONTRO TRA SINDACATI E ASL DI LATINA

Articolo successivo

CASA DI COMUNITÀ DI MINTURNO: “FINANZIATA PER 1,7 MILIONI DI EURO”

Ultime da Giudiziaria